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Melsat, bougnette, mesturet, zuppa all’aglio rosa… Il patrimonio culinario locale sotto i riflettori al Festival della Gastronomia di Tarnese

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l’essenziale
Mettere in risalto il know-how e le ricchezze della regione del Tarn: questo era l’obiettivo del Festival della Gastronomia del Tarn, che si è svolto domenica presso il municipio di Pratgraussals ad Albi. Missione compiuta, per la gioia dei visitatori.

Domenica 1 dicembre gli amanti dei prodotti locali e dell’artigianato erano in paradiso mentre vagavano per i corridoi della sala eventi Pratgraussals ad Albi. Mercato contadino, degustazioni, laboratori di cucina: il patrimonio culinario del dipartimento è stato protagonista in questo primo Festival della Gastronomia Tarnese. Un evento organizzato sotto la guida di Claude Izart e patrocinato da Yves Thuries in occasione del cinquantesimo anniversario delle cucine francesi e degli artigiani del gusto.

L’occasione per i visitatori di (ri)scoprire alcune specialità del Tarn come il mestalet graulhetois, una torta di zucca dalla ricetta ancestrale, promossa durante il festival dalla Confrérie Gastronomique du Mesturet et du Pays Graulhétois. A pochi passi, sono stati messi in risalto i salumi tradizionali del sud del Tarn: il Mazamet melsat ovviamente, ma anche la bougnette, un composto di pane, uova e carne di maiale, modellato in una palla che viene poi cotta nel grasso d’anatra.

“L’amore per le cose buone”

Biscotti artigianali di Mirliflores, miele e panpepato di Burlats, zuppa albigese e cassoulet dei conservifici di Terre d’Autan, aglio nero del Tarn, salumi di Lacaune, caffè e whisky locali, senza dimenticare i cocktail di Alexis Taoufiq… C’era qualcosa da deliziare le papille gustative dei visitatori. “Siamo venuti con i nostri figli per mostrare loro l’amore per le cose buone e per far rivivere il made in Tarn”, spiegano Anne-Sophie e Olivier, una coppia albigese entusiasta del festival e della scelta del luogo, che permette anche di godersi il giochi nel centro ricreativo.

Al mattino, gli chef del Tarn si sono messi ai fornelli per delle sessioni dimostrative. A cominciare da Pascal Sudre, che ha preparato una zuppa all’aglio rosa con vermicelli locali delle Vermicellerie d’Albi. Cédric Ivars, capocuoco della cucina centrale di Albi, ha preparato un coniglio al cavolo, una ricetta di Claude Izart “rivisitata in stile comunitario”, spiega. I suoi scambi con i suoi colleghi dei ristoranti albigesi sono regolari, come durante l’ultima Settimana del Gusto i cui menu hanno deliziato gli scolari della città.

L’educazione alimentare è anche il credo dell’associazione Les Enfants Cuisinent, creata da Olivier Chaput. Nel pomeriggio, lo chef ha organizzato un laboratorio per insegnare ai più piccoli come si fanno le finanziere, mentre Pascal Sudre ha mostrato loro la ricetta dei Cordes croquants.

Fuori dalla sala Pratgraussals, il pompiere Michel Almond e la sua squadra hanno sudato per preparare una gigantesca mela croccante. 220 kg di mele sbucciate, 21 pezzi di pasta e una padella quadrata di 2,40 m di lato, con relativo coperchio, realizzata da un fabbro di Cordes. Il tutto viene cotto sulla brace per due ore…

La giornata dedicata alla gastronomia del Tarn si è conclusa in serata con una cena di gala preparata dagli chef del Tarn. Aspetti una seconda edizione il prossimo anno?

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