Festa
Articolo riservato agli abbonati
Atteso da anni dal settore, il marchio è stato finalmente lanciato venerdì 29 novembre a Parigi dal Ministro della Cultura. Sarà offerto a “luoghi di espressione artistica e di celebrazione” e mira a tutelare e promuovere meglio coloro che sono coinvolti nella scena della vita notturna.
Sembra un’ex campionessa NBA in tournée nelle scuole elementari, che mette insieme schiacciate e triple contro squadre di ragazzini indifesi sull’orlo delle lacrime. Da una settimana Rachida Dati è stata a fuoco. Il ministro della Cultura gira tra i banchi dove moltiplica gli annunci ufficiali, segnalando la creazione di comitati volti a rafforzare la protezione del patrimonio sulle rive della Senna o la classificazione come monumenti storici del laboratorio di Marie Curie. Ultimo colpo spedito da fondo campo: il lancio del marchio “Club culture”, con l’obiettivo di promuovere “luoghi di espressione artistica e di celebrazione” ufficialmente sotto il controllo del Ministero della Cultura e districarli da questa zona vaga tra arte e limonata che cadeva sotto il controllo del Ministero degli Interni.
Un’etichetta che identificherà “luoghi che sostengono attivamente la creazione artistica attraverso la loro programmazione” e valorizzare “la staffetta essenziale dei club nella scoperta artistica”. Assegnato per un periodo di tre anni, sarà offerto alle strutture che offrono per almeno due anni “programmazione artistica che tenga conto delle questioni della diversità e della parità”.
Related News :