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Anne-Marie Rognon: idee a bizzeffe

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La Galleria Louis Gendre di Chamalières presenta attualmente le opere dell’artista Anne-Marie Rognon, residente a Clermont. La mostra “Des Astres Solaires” sarà visitabile fino all’11 gennaio 2025.

L’artista Anne-Marie Rognon vive a Clermont ed è testimone, come tutti, della trasformazione della città, che avviene grazie alle macchine edili, in particolare alle terne. La terna è proprio un soggetto ricorrente nella selezione di opere che presenta attualmente alla Galerie Louis Gendre di Chamalières. La mostra dal titolo Stelle solarisarebbe un inno al progetto InspiRe che vede prendere forma giorno dopo giorno sotto le sue finestre? “No, questo non c’entra”, disse senza alcuna esitazione. “Già nel 2008 progettavo benne e terne! Mi piace dipingere questa macchina. Ho fatto un video in cui dicevo che quando ero piccolo volevo guidare un bulldozer. Risale a molto tempo fa, è come un’attrazione. Quando ero alla Beaux-Arts ho realizzato anche un video in cui giocavo con una piccola terna”. Non crediamo che gli studi artistici di Anne-Marie Rognon l’abbiano tagliata fuori dalla sua vocazione iniziale di ingegnere civile. “Da piccola mi arrampicavo sugli alberi, già dipingevo e realizzavo collane di perline”, spiega.

La terna, uno strumento prezioso

“Mi sono affezionato al fico della terna e l’ho dipinto in più copie, ingrandito, rimpicciolito, con mucchi di foglie morte, mucchi di terra. L’oggetto della terna viene ingigantito con secchi in ceramica, per rendere prezioso lo strumento…” spiega l’artista che, però, non ha approfittato del cantiere davanti a casa sua per presentare il suo lavoro agli operai. “Ecco non ci sono più, non ci sono più… ma potrei ritrovarli. Non so cosa penserebbero di questo lavoro, forse li divertirebbe”. Se certi secchi realizzati da Anne-Marie Rognon sono pieni di glitter, è per evocare meglio il lato prezioso della terra, materiale su cui vivono gli esseri umani, materiale in cui crescono i fiori, altro soggetto preferito della creatrice.

Il disastro, la terra che si agita in senso letterale e figurato

“Dietro tutto questo c’è un lato filosofico certo, ma c’è anche una pittura intuitiva con il piacere del colore, la gioia della materia, dello spessore. Quando creo un fiore mi piace il gioco del colore, quello che esce dal tubo ma anche quello stampato sui vestiti”. La pittura quindi non è così concreta come una lettura diretta potrebbe far pensare. Stelle solari in tre parole è il disastro, la terra che trema letteralmente e figurativamente e il giardino con il fiore che cresce tra cielo e terra nonostante il destino del mondo. “I fiori sono lì per calmare, i vasi sono lì per mostrare che c’è vita, vita umana.” Un giorno Anne-Marie Rognon perse un dente. Questo gli fece subito pensare ai denti delle pale che rosicchiano la terra, e gli diede l’idea di realizzare una scultura in ceramica, smaltata di blu. Così è nata la scultura in ceramica Bluetooth e poi fece un secchio, una specie di mascella dentata, intitolato Denti lunghi!

Mostra Des Astres Solaires di dipinti, sculture in ceramica e video di Anne-Marie Rognon fino all’11 gennaio 2025,
Galerie Louis Gendre, 7 rue Charles Fournier a Chamalières, dal mercoledì al venerdì dalle 14 alle 19, sabato dalle 10 alle 18.
Il 4 dicembre alle 18, in occasione di questa mostra, concerto di clarinetto di Guillaume Labussière. Nel programma Rouzbeh Rafie (1981) Air-Sound, per clarinetto solo in Sib, Myrto Nizami (1994) Terpen II, per clarinetto solo in Sib, Sina Fallahzadeh (1981) Cinque riflessioni effimere, per clarinetto solo in sib. Questo momento musicale è accessibile solo su prenotazione.

c) AM Rognon