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comprendere i limiti fisici del mondo

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Possiamo sfruttare le risorse del pianeta all’infinito? Questa è la domanda che si pone, con falsa ingenuità, il fumetto Risorse. Una sfida per l’umanità (Casterman, 176 pag., €28), scritto dall’ingegnere Philippe Bihouix e disegnato da Vincent Perriot, che ha già pubblicato la serie distopica a fumetti Negalyod. Conosciuto per i suoi libri sulla critica alla crescita e all’uso irrazionale delle tecnologie, Philippe Bihouix trova nei fumetti l’opportunità di rendere accessibile il pensiero a più livelli.

Il fumetto presenta una passeggiata congiunta tra Philippe Bihouix, che interpreta il ruolo di un professore che viaggia attraverso il passato e il futuro, e Vincent Perriot, appassionato di fantascienza e tecnologia. Riesce in una sfida difficile: far comprendere in poche pagine concetti complessi, dalla crescita infinita al tecno-soluzionismo, compreso il low-tech, allo sviluppo di tecnologie sostenibili e di facile accesso. Ritroviamo lì le ossessioni intellettuali di Philippe Bihouix, che aveva già sviluppato La felicità era per domani (Seuil, 2019) o in L’era della bassa tecnologia (Soglia, 2014).

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L’opera non nasconde il suo rapporto con il fumetto di successo Il mondo infinito (Dargaud, 2021), scritto da Jean-Marc Jancovici, anche lui ingegnere, e progettato da Christophe Blain. Lo scenario è scritto allo stesso modo – un dialogo sincero ed erudito tra il maestro ingegnere e l’allievo progettista – e la visione del mondo è abbastanza simile: si tratta di dare ordini di grandezza alla comprensione di cui misurare la scala le sfide che ci aspettano. Il messaggio vuole essere molto chiaro: il pianeta e le leggi della fisica impongono dei limiti ai nostri stili di vita, ed è bene che ce ne rendiamo conto prima che sia troppo tardi.

Il libro inizia smontando l’immaginario fantascientifico dei giganti della Silicon Valley, da Elon Musk a Jeff Bezos, che vedono l’espansione dello spazio come una soluzione all’esaurimento delle risorse della Terra. Descrive inoltre in dettaglio i limiti delle ricette tecnologiche miracolose per salvare l’umanità dalla crisi ecologica, dalla fusione nucleare all’intelligenza artificiale, compresi i robot umanoidi. E racconta come la smaterializzazione dell’economia ci abbia fatto perdere una forma di comprensione del mondo. Nel loro girovagare attraverso epoche e luoghi, Philippe Bihouix e Vincent Perriot raccontano gradualmente come tutto ciò che ci circonda sia il frutto di queste attività. Si spostano dalle miniere di carbone alle piattaforme petrolifere, per ricordare ciò che fa davvero girare il mondo e ciò che spesso scegliamo di ignorare.

Circolo vizioso

Il fumetto si prende il tempo per trasportarci nelle aree industriali di tutto il mondo, per capire come è iniziata l’attività mineraria, come si sono formate le risorse e come le sfruttiamo. “Non abbiamo mai estratto così tante risorse come attualmente. Nei prossimi trent’anni estrarremo più di quanto ottenuto dagli albori dell’umanità”spiega l’ingegnere, sottolineando che le conseguenze sono numerose: inquinamento, deforestazione, rilascio di fanghi tossici, metalli pesanti che rimangono pericolosi per secoli, consumo energetico massiccio, emissioni di gas serra, ecc. Con un circolo vizioso che si veniva a creare man mano che venivano sfruttate le risorse della crosta terrestre: “Sempre più risorse per catturare, convertire, trasportare, immagazzinare, utilizzare energia… e sempre più energia necessaria per estrarre risorse sempre meno concentrate e accessibili”nota Philippe Bihouix.

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La stessa griglia di lettura viene applicata al digitale, richiamandolo“Uno smartphone richiede più di 1.000 volte il suo peso in risorse e rifiuti, ovvero circa 200 chilogrammi”. Il fumetto ritorna anche ai limiti del riciclo dei metalli, che permette di recuperare solo una parte di quanto prodotto, e all’immenso spreco di materiali utilizzati per usi aneddotici. Questa passeggiata fisica e filosofica si impegna anche in una dura critica alla crescita economica, percepita come infinita, quando, appunto, le risorse su cui fa affidamento non sono infinitamente disponibili.

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Per sfuggire a questa visione prometeica affidandosi alla forza della tecnologia, Philippe Bihouix suggerisce di fare una dimostrazione “tecno-discernimento”sulle orme dell’opera del pensatore Jacques Ellul (1912-1994). Per capire meglio di cosa abbiamo veramente bisogno e di cosa possiamo fare a meno, per prevedere un futuro sostenibile. Risorse riesce ad essere un fumetto che spiega i limiti del mondo fisico offrendo un viaggio intellettuale ricco di riferimenti storici e filosofici. Un mattone in più, soprattutto per i lettori del Mondo infinito che vogliono affinare la loro comprensione di questi temi.

“Risorse. Una sfida per l’umanità”, di Philippe Bihouix e Vincent Perriot, Casterman, 176 pag., 28€.

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“Risorse. Una sfida per l’umanità”, di Philippe Bihouix e Vincent Perriot, Casterman, 176 p., €28.

Nabil Wakim

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