Colloquio
Articolo riservato agli abbonati
L’iconico rapper degli anni 2000 ritorna con “Capitale du crime Radio”, un album in collaborazione con 22 cantanti ospiti. L’esilio negli Stati Uniti, le domande, il rapporto con la nuova generazione… Ripensa ai suoi dieci anni di assenza.
Di fronte a una teiera, La Fouine ripensa alla notte in cui è tornato artisticamente al mondo. Era il 25 aprile del 2024. L’uomo dal mento folto firmò poi una bella apparizione al Flammes – i Victoires de la musique du rap. Canta i suoi più grandi successi, con cura e finezza. Tra il pubblico, i suoi colleghi del passato e del presente si alzano per applaudirlo. Quella notte, il video della sua esibizione è stato condiviso all’infinito sui social network. Ricordiamo che Laouni Mouhid, 42 anni, è stato una delle figure di spicco del rap francese della metà degli anni 2000 e che non è ancora un veterano, nonostante dieci anni di traversata del deserto e di esilio. Da allora le richieste si sono moltiplicate. La Fouine diventa il beniamino tornato dal passato con i suoi successi, dischi d’oro e di platino. Il suo concerto di aprile a Bercy ha registrato il tutto esaurito: i posti sono andati esauriti alla velocità della luce. È stato programmato un secondo appuntamento. Lo abbiamo incontrato al bar di un elegante hotel parigino per parlare dell’uscita di Radio Capitale del Crimineil suo mixtape post-resurrezione. Diciannove brani, 22 rapper ospiti, la maggior parte dei quali appartenenti alla nuova generazione. La Fouine è a suo agio. Esce da questi featuring senza un graffio. Il concetto del progetto è semplice: ogni artista è lì per mostrare ciò che ha
Related News :