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i nostri indirizzi preferiti sulla strada dei vini della Loira

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TURISMO DEL VINO – Con più di 800 km, la strada del vino della Loira si estende su un’infinità di paesaggi, offrendo agli amanti dei vini giovani, degli edifici antichi, delle istituzioni e dei nuovi ristoranti la quintessenza delle rive del fiume reale.

Come la maggior parte dei classici della letteratura o del teatro, la strada dei vini e dei castelli della Loira deve essere riscoperta in tarda età, in un’età in cui cantine, segrete e case di viticoltori cessano di essere fredde anticamere della noia per diventare veri e propri punti di partenza. Se l’offerta alberghiera e la scena gastronomica hanno avuto bisogno di tempo per rivedere la loro copia, ora mostrano un dinamismo senza precedenti: castello trasformato in galleria d’arte contemporanea, case di campagna dall’eleganza discreta, tavoli trendy in aperta campagna che attirano locali e ben informati abitanti delle città… Una regione da esplorare fuori stagione, quando l’autunno prende l’inverno tra le sue braccia.

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Vicino a Sancerre, una tana di viticoltori

Ad ogni servizio, Le Momento intende mettere in risalto la delicata cucina locale.
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Se il ristorante La Tour resta una tappa obbligata per gli amanti dei vini d’alta moda della Loira, sono solo sette minuti di macchina, sulle alture di Bué, che si nasconde questo tavolo che offre una vista panoramica sui vigneti. Inaugurato nel 2019 da due grandi nomi formatisi con i più grandi chef – Anne-Sophie Pic, Hélène Darroze, Frédéric Duca – il sommelier Thomas Jacquet e la chef Mariana Mateos, di origine messicana, il Momento intende mettere in risalto ogni servizio delicato locale cucina, intrisa di una raffinatezza appresa durante la loro esperienza newyorkese. Un menu degustazione in cui si uniscono pesce e carne cucinati alla perfezione, tocchi messicani e cenni all’Italia, il tutto racchiuso in un menu di liquidi da trovare “tra i migliori sauvignon al mondo ».

Momento. Menù da 4 o 6 portate 70-80€. Aperto dal mercoledì alla domenica, dalle 12:00 alle 14:30 (escluso mercoledì e giovedì) e dalle 19:15 alle 23:30 (escluso la domenica). Piazza della Chiesa, 18300 Bué. Come. : 02 48 78 07 99.

La Casa di Sancerre

Sicuramente molte zone dei dintorni meritano una visita, ma se il tempo stringe è d’obbligo una sosta alla Maison des Sancerre, situata in uno splendido edificio risalente all’inizio del Rinascimento. Acquistato dai viticoltori di Sancerre prima di una lunga campagna di lavori di rinnovamento, ha aperto le sue porte al grande pubblico dal 2005, offrendo ai visitatori una panoramica molto completa del vigneto: ricchezza geologica, finezze dei terroir e infine degustazione nel “Giardino dei aromi » o sulla terrazza sul tetto.

Casa di Sancerre. Aperto dal martedì alla domenica dalle 11:00 alle 18:30. 3, rue du Méridien, 18300 Sancerre. Come. : 02 48 54 11 35.

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Sosta a Cheverny

Le sorgenti di Cheverny

Les Sources de Cheverny è uno dei punti salienti della strada del vino della Loira.
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Dovrai quindi percorrere alcuni chilometri prima di raggiungere uno dei punti salienti della strada dei vini della Loira. Un hotel termale che rimane, a più di quattro anni dalla sua inaugurazione, uno dei più belli di Chambord. Fratello minore di Sources de Caudalie, aperto nel 1999 all’interno della tenuta Smith Haut-Laffite, a Graves, l’antico castello di Breuil sarà stato completamente ridisegnato dall’architetto Yves Collet, nello spirito di un borgo composto da sei edifici, tra il XVIII secolo castello, casale storico e ampliamenti più moderni lato ristorazione (l’ottimo Auberge dello chef Frédéric Calmels). Camere dall’arredo country, sobrio ed elegante, ai margini di un paesaggio boschivo costellato di laghetti, ma anche una spa d’eccezione e un wine bar dove degustare le prime annate dei vigneti della tenuta.

Le sorgenti di Cheverny. A partire da 220€ a notte. Chemin du Breuil, 41700 Cheverny. Come. : 02 54 44 20 20.

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Intorno a Cheverny, tenute naturali

Qui, i detrattori dei vini naturali avranno difficoltà a mantenere la loro posizione, poiché la regione è piena di aziende iconiche del genere, le cui annate sono tra quelle che riuniscono bevitori di ogni genere. Tra questi, nella denominazione Cheverny, il Clos du Tue-Bœuf e la tenuta Hervé Villemade, dove ritroviamo lo stesso approccio, con rossi e bianchi vivaci ma schietti, ottenuti dai più bei vitigni locali (pinot nero, pineau d’ Aunis, côt, gamay, sauvignon, romorantin, ecc.). Non disponendo di strutture dedicate all’accoglienza del grande pubblico, per accedervi dovrete esibire le vostre credenziali, ed anticipare la vostra visita…

Domaine Hervé Villemade. Aperti dal lunedì al sabato su appuntamento. 97 rue du Moulin-Neuf, 41120 Cellettes. Come. : 02 54 70 41 76.

Clos du Tue-Boeuf. Aperto dal lunedì al sabato su appuntamento.6 route de Seur, 41120 Les Montils. Come. : 02 54 44 05 16

Castello dell’Alta Borde

Il castello della Haute Borde, vicino a Chaumont, Amboise e Chenonceau.
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A due passi dalle rive del fiume reale e dai castelli di Chaumont-sur-Loire, Amboise e Chenonceau, in un parco di 10 ettari di prati bucolici, un castello del XIX secolo dal passato dimenticato. Importante luogo di cultura e creazione negli anni ’30, è finalmente tornato fedele alla sua anima di un tempo, grazie a un trio di castellani amanti dell’arte, e trasformato in hotel e residenza di artisti nel 2021. Dall’esterno, impossibile indovinarlo dietro le mura del superbo edificio si nascondono enormi stanze dalle pareti diafane, mobili di design e opere d’arte, oltre a cinque stanze dallo stile brutalista e con influenze degli anni ’50 : bagni in marmo, tonalità monocromatiche che vanno dal beige al cotto, materiali naturali e ora un ristorante che accoglie chef in residenza ogni stagione.

Castello dell’Alta Borde. A partire da 180€ a notte. 6 La Haute Bordé, 41150 Rilly-sur-Loire. Come. : 02 54 43 52 58.

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A Saumur, due giardini segreti

Le Clos Cristal

Nel classicismo dei paesaggi di Saumur, questa è infatti una zona la cui semplice visione ha l’effetto di un disco volante. A due passi da Saumur, un recinto di oltre tre chilometri di mura ancora in piedi, nato dal sogno di Antoine Cristal, imprenditore degli inizi del XX secolo che ha fatto fortuna nel settore tessile: quello di produrre un grande vino rosso una terra di bianchi, con l’aiuto delle viti americane i cui piedi piantati a nord attraversano il muro per risalire a sud. Il tutto – proprio come i vini, certificati biodinamici e affinati per 18 mesi in cantina e un anno in bottiglia – sono di una bellezza mozzafiato.

Clos Cristal. Aperto dal mercoledì al venerdì dalle 10:00 alle 16:00 (accesso libero). 1 Rue du Château, 49400 Souzay-Champigny. Come. : 02 41 53 06 21.

Il Ververt

In programma al Ververt, piatti generosi e onesti dal colletto
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Lungo le rive della Loira, sotto il castello di Montsoreau – trasformato in museo d’arte contemporanea – troviamo questo piccolo bistrot dall’arredamento simpaticamente provinciale, aperto da Hélène Guibrunet, sommelier, e Romain Butet, suo marito chef, la cui popolarità continua crescere, e per una buona ragione: in programma, piatti generosi e onesti dal colletto, prodotti locali risvegliati da qualche tocco di originalità – menzione speciale a questa pancetta di maiale fondente con nettarine fresche e burro alla salvia – e una carta dei vini con non meno di 300 referenze. Prenotazione obbligatoria, ovviamente.

Il Ververt. Tessera €34-56. Aperto dal lunedì alla domenica dalle 12:00 alle 14:00 e dalle 19:00 alle 21:00. Chiuso martedì e mercoledì. 7 Place du Mail, 49730 Montsoreau. Come. : 02 41 52 34 89.

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Savennières, denominazione riservata

Domaine aux Moines

Domaine aux Moines, l’unico a produrre vini esclusivamente della denominazione Roche-aux-Moines.
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Siamo qui, nel punto più alto dell’Angiò, in una tenuta di 12 ettari, arroccati su una denominazione che non ne ha il doppio, La Roche-aux-Moines, appena 22. Una fattoria a conduzione familiare risalente al Medioevo, che conserva l’unico a produrre vini esclusivamente dalla denominazione riservata. Se in passato la tenuta produceva le cuvée delle monache e quella della badessa, molto più dolci e profumate di santità, oggi sono gli Chenins secchi di Tessa Laroche che vanno a ruba in tutto il mondo che è comunque possibile ottenere direttamente in sede di visita su appuntamento…

Domaine aux Moines. Aperti dal lunedì al sabato su appuntamento. La Roche aux Moines, 49170 Savennières. Come. : 02 41 72 21 33.

Chenin

Le Chenin e la sua affascinante sala bistrot.
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Un indirizzo dalla vetrina rossa che prende il nome da un vitigno bianco: un’elegante sala da bistrot con piastrelle carminio, pareti giallo chardonnay, tavoli in legno massiccio e soprattutto scaffali dove sono allineate le più belle referenze dei vini della Loira. Un luogo caduto dal cielo, creato da Maïté Verrier-Foene e Antoine Favé, una coppia franco-brasiliana che si è fatta le ossa alla Sandwicherie d’Angers. Un luogo di cui ormai si parla fino nel profondo dell’Angiò e di Saumur, dove ci dilettiamo con una cucina che unisce la leggerezza alla bollitura, lo iodio alle carni carnivore, in un’atmosfera gioiosa da giorno di mercato.

Chenin. Menu € 21-25 (pranzo in settimana), à la carte € 37-54 (sera). Dal lunedì al sabato dalle 12:00 alle 14:00 e dalle 18:30 alle 21:00, la domenica dalle 10:00 alle 14:00. Chiuso mercoledì. 1 Place Simone Veil, 49170 Savennières. Come. : 02 44 01 84 51.

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