Questo mercoledì, 27 novembre, il comico è stato ospite di “Buzz TV”. L'occasione per lui di parlare del suo spettacolo, di coloro che lo hanno ispirato nella sua carriera e della sua rottura con la troupe formata da Didier Bourdon, Bernard Campan e Pascal Légitimus.
Una stella è beur, Ne vuoi un po'?, Come si pronuncia… L'ospite di “Buzz TV”, questo mercoledì 27 novembre, era nientemeno che Smaïn. Il comico è stato invitato a presentare il suo ultimo spettacolo, intitolato Smaïn scherza bene, che suonerà questo singolo sul palco della République il 4, 19 e 21 dicembre. In quest'ultimo l'attore torna su ciò che lo ha spinto a scrivere della sua vita.
“Quando torniamo sul palco, lo diciamo a noi stessi “Stiamo tornando ai vecchi schizzi, stiamo ricordando bei ricordi?”non lo volevo”relate-t-il. “Mi piace andare avanti. Uno spettacolo è prima di tutto un tema, e il mio è molto semplice. Sono un bambino nato in Algeria, un bambino orfano… mi sono detto “Perché non fai il test del DNA?” L'ho fatto e conosco qualcosa delle mie origini… Quindi tutto il mio spettacolo ruota attorno a questo. Non so da dove vengo e sto ancora cercando me stessa”.
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Durante l'intervista a “Buzz TV”, Smaïn ha reso omaggio a coloro che lo hanno guidato e ispirato durante la sua carriera nel settore dell'umorismo, in particolare Philippe Bouvard. È all'interno del “Théâtre de Bouvard” che troviamo i locali di Les Inconnus. “Ho un bellissimo ricordo di loro, erano degli schizzi molto belli che abbiamo scritto in cinque minuti”ricorda. “Ci ha dato questa qualità, perché Bouvard era estremamente esigente: siamo arrivati la mattina, avevamo bisogno di uno schizzo per registrarlo nel pomeriggio.”
Non ho rimpianti e sono rimasto un ottimo amico di Pascal, Didier e Bernard.
Smain
Il comico evoca poi un aneddoto vissuto con il suo compagno di allora, Pascal Légitimus. “Ho fatto una scommessa con lui: gliel’ho detto “Dai, facciamo uno schizzo, non lo proviamo e lo facciamo improvvisando”, dice Smaïn. «Paf, “omosessualità in azienda”, Ricordo con Bruno Chapelle. Siamo arrivati, solo per essere improvvisati da Bouvard. Abbiamo vinto la nostra sfida. (…) All'improvviso ero in televisione, esistevo. E lo devo a Bouvard, a Didier, a tanti altri”.
Nonostante ciò, come sottolinea la giornalista Mathilde Seifert, Smaïn lasciò la troupe “Cinq” che aveva formato con Didier Bourdon, Bernard Campan, Pascal Légitimus e Seymour Brussel. Decifra questa scelta. “Sarà brutale quello che dirò: non volevo fare servizio in arabo. Sapevo benissimo che se avessi continuato a fare sketch con loro, avrei continuato a interpretare questa identità”consegna il comico. “Fuggendo e lasciando loro il proprio talento, loro hanno lasciato il mio a me, e ci sono riuscito anch’io. Non mi sono sbagliato, non ho rimpianti e sono rimasto molto amico di Pascal, Didier e Bernard.
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