L’esposizione al Museo delle Belle Arti di Nantes è straordinariamente progettata, presenta opere superbe e permette scoperte. Vale quindi la pena visitarlo, ma va comunque notato che chi si aspetta di ammirare le numerose opere che un tempo decoravano questi grandi transatlantici ormai scomparsi, rimarrà un po’ deluso. Possiamo certamente vedere pannelli laccati di Dunand, una verre églomisé di Champigneulle su cartone di Jean Dupas, o un pannello con una complessa tecnica preparatoria per un’opera laccata di Gaston Priou (malato. 1), ma l’essenziale è altrove. Si tratta più di una mostra sulla rappresentazione delle navi e delle traversate atlantiche, principalmente attraverso manifesti, dipinti e fotografie, che di una mostra sulla loro decorazione.
- 1. Gaston Priou (1881-1965)
Studio per un’opera decorativa in lacca per un appartamento
nave di lusso Normandia, intorno al 1930
Gesso, cemento, idropittura, bronzino, compensato – 155,5 x 225,5 cm
Saint-Nazaire, collezione Saint-Nazaire Agglomération Turismo-Ecomusée
Foto: Didier Rykner
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Detto questo, il visitatore imparerà molte cose. E in primo luogo, forse un po’ in contrasto con il discorso dei curatori, che il confine tra Art Déco e arte cosiddetta “moderna” è particolarmente labile. In realtà, anche Fernand Léger, di cui è bellissimo il dipinto Il grande rimorchiatore (malato. 2) è esposto, può essere considerato un’opera Art Déco oltre che un’opera d’avanguardia. Ciò che vediamo sui muri ha ancora meno connessione con l’astrazione anch’essa invocata. Tutto è figurativo, quasi tutto è stilizzato e tutto evoca gli anni ’30, anche quando si tratta di opere successive degli anni ’40. L’Art Déco continuò ben oltre queste date e negli anni ’50 gli artisti attivi nei decenni precedenti continuarono a produrre opere relative…
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