« Femme, vita, libertà”: queste le parole scritte sul petto nudo di Lio, che, come un centinaio di femministe legate al movimento Femen France, hanno manifestato domenica 24 novembre, alla vigilia della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. L'interprete di “Le brune non contano per le prugne” e i suoi compagni di lotta, in pantaloni neri, tenevano un velo nero all'estremità del braccio teso, in segno di lutto per tutte le donne uccise, violentate, perseguitate in tutto il mondo. il mondo.
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In mezzo ai fumogeni che hanno annebbiato la piazza del Louvre e la piramide Pei, gli attivisti hanno gridato instancabilmente in diverse lingue lo slogan esposto dall'artista francese, come mostrato nel video dell'agenzia di stampa CLPRESS. In precedenza, la cantante aveva cantato la canzone femminista “L'Hymne des femmes”, con la testa coperta dal velo nero. Gli altri partecipanti avevano il velo sul viso, “simbolo del lutto e della cancellazione della donna”, e indossavano una corona di fiori di carta, segno di Femen.
LEGGI ANCHE Michel Blanc e Lio: la loro storia d'amore poco conosciutaHanno poi continuato, in persiano, con “La canzone dell'uguaglianza”, l'inno della resistenza delle donne iraniane, prima di strapparsi il velo “in un gesto di liberazione”, un “atto consapevole di riconquista”.
Violenza domestica
In un lungo messaggio su Instagram, accompagnato dalle foto di questa “grande azione”, Femen e Lio affermano di voler sollevare il velo sulla “violenza patriarcale contro le donne in tutto il mondo”. Si sono uniti per eliminare “teocrazie, guerre e dittature”. Il Louvre si presenta come il simbolo del potere culturale elitario trasformato per l'occasione in uno “spazio rivoluzionario di resistenza”.
Non è la prima volta che Lio viene associato all'“azione politica” delle Femen. Per il decimo anniversario, il 19 aprile 2018, dell'organizzazione femminista nata in Ucraina, le cui aderenti espongono il seno in segno di protesta, la cantante di “Should't Begin” ha posato in topless e cantato durante il Femen Riot Party.
LEGGI ANCHE Patrick Chesnais risponde a Lio su Gérard DepardieuLio parla da diversi anni delle violenze domestiche subite ed è molto impegnata nella lotta alla violenza sulle donne. Ha più volte sottolineato i danni del controllo e della manipolazione, nonché la difficoltà di allontanarsi e sporgere denuncia contro l'aggressore e l'accoglienza non sempre calorosa presso la stazione di polizia. Fu anche una delle prime a confutare pubblicamente il termine “crimine passionale” nella morte di Marie Trintignant causata dalle percosse di Bertrand Cantat.
Da scoprire
Canguro del giorno
Risposta
Il primo ministro Michel Barnier ha illustrato oggi, 25 novembre, il suo piano contro la violenza contro le donne: un aumento del bilancio per gli aiuti d'urgenza universali (che dovrebbero passare da 13 milioni di euro nel 2024 a 20 milioni di euro nel 2025) e un ampliamento del sistema per presentare reclami direttamente all'ospedale. Sulla scia del caso dello stupro di Mazan, questa settimana viene lanciata una campagna di informazione sulla “sottomissione di sostanze chimiche”.
Le associazioni femministe, da parte loro, chiedono una “legge quadro globale” per sostituire il puzzle delle leggi attuali.
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