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Laurent, nipote di Louis de Funès, parla del dolore della sua famiglia dopo la morte dell’attore

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Il figlio di Daniel de Funès, nato dal primo matrimonio del grande attore, è tornato, per i colleghi di C8, ai dissidi familiari che separarono la famiglia dopo il 1983.

“Non possiamo chiedere di più ai Volfoni che ai figli di Carlo Magno…” ha scritto Michel Audiard per il dialogo di Zio pistoleri. Questo divertente sfogo non è mai stato così attuale poiché, a più di quarant’anni dalla morte di Louis de Funès, – indiscutibile mostro sacro del gesto comico -, Laurent de Funès, figlio di Daniel de Funès nato dal primo matrimonio dell’attore, ha siamo appena tornati ai conflitti che agitarono i discendenti del celebre attore dopo la sua scomparsa, avvenuta il 27 gennaio 1983.

“…Lui è d’oro, Monsignore”Le rivelazioni postume di Laurent de Funès ricordano ancora una volta una scena cinematografica mitica, questa volta The Follia di grandezza di Gerard Oury. Al microfono del celebre giornalista Jordan De Luxe, non ha esitato a fomentare vecchi risentimenti familiari evocando in particolare “una storia di soldi sporchi”progettato, secondo lui, da Jeanne de Funès, la seconda moglie del famoso attore.

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Nonostante questi problemi di eredità, Laurent de Funès, a quanto pare, ricorda che suo padre mantenne a lungo buoni rapporti con Patrick e Olivier de Funès, suoi cugini, figli di Louis e Jeanne: « Mio padre (Daniel ndr), all’inizio, aveva ottimi rapporti con Olivier, gli voleva molto bene. Patrick, anche all’inizio non ci sono stati problemi, ma Jeanne ha distratto tutta la famiglia, così non si sono più visti. Penso che ci fosse una storia di diritti di acquisto, una storia di soldi sporchi. E’ sempre così ».

Dopo questi dolori, che visibilmente fatica a dimenticare, Laurent de Funès ha continuato a far rivivere il legame artistico che lo lega a suo nonno. Nel 2010, con Marthe Mercarder, che aveva interpretato Feydeau con Louis de Funès, ha raccontato, per due anni, in scena, piccole storie di famiglia in uno spettacolo intitolato La scopa. Un cenno al film di Gérard Oury, Il Grande Mocioche ha riunito il magico duo Bourvil-de Funès, era ovvio. Il tempo passa… E nel 2023 torna ancora una volta in un one-man show, scritto da lui, sul peso del suo cognome. Una ferita incurabile per lui perché mai, durante la sua vita, Louis de Funès, suo avo, avrebbe avuto la forza di ripetere la confessione dell’ignobile don Sallustio: « Riconosco questo bambino, riconosco i miei torti, i miei figli, quelli degli altri, i tuoi se vuoi… ».

Follia di grandezza di Gérard Oury, nel 1971, secondo Ruy Blas di Victor Hugo, con Louis de Funès, Yves Montand, Alice Sapritch, Karin Schubert, Venantino Venantini, Paul Préboist, Gabriele Tinti…

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