Enfant terribile dalla scena urbana dell’India occidentale dove difende la musica ancorata alla cultura creola, ma aperta al mondo, Keros-N è tornato. Basandosi sui suoi album fondatori e sugli EP precedenti (“Il cielo è il limite”, “Bipolare », « Guardò “), Keros-N, il cui vero nome è Sébastien Lurel, sembra aver raggiunto una nuova dimensione con il suo nuovo album intitolato ” Gran Cru “. Se questo titolo generico può sembrare alquanto pomposo e pretenzioso, Keros-N spiega nei suoi termini questa scelta” 22 anni di know-how si sono concretizzati, è la quintessenza della mia arte.”
Il suo album più completo
« Gran Cru » è infatti un album in cui Keros-N unisce narrazione, impegno personale e sonorità moderne, pur rimanendo fedele alla propria identità musicale. Un’esplorazione dei contrasti tra dolcezza e amarezza, potenza e sottigliezza. Album della maturità in procinto di diventare un album di riferimento, “ Gran Cru » si distingue per la sua diversità sonora con dance hall, zouk e trap portati da ritmi pesanti e percussivi o pezzi più introspettivi e melodici. Una diversità che fa parte della volontà dell’artista di non chiudersi in un carillon. Le sue varie collaborazioni, comprese quelle notate con Fanswa Ladrézeau e Jean-René Coquerel del gruppo Akiyo, che considerano icone culturali, aggiungono un tocco in più a questa nuova dimensione trovata in quest’opera.
“Grand Cru » è senza dubbio l’album più completo di Keros-N. Un album che segna il completamento di un fruttuoso percorso musicale arricchito da profonde riflessioni sull’umanità e sulle sue problematiche. Perché se Keros-N si è, a quanto pare, liberato dai vecchi demoni che lo tormentavano da molto tempo, rimane comunque un artista impegnato, come dimostra il freestyle” Cipiglio » che fa parte della realtà locale e dell’attualità delle Antille e che ha infiammato le reti sociali. Breve, ” Gran Cru » è l’album di un attivista e appassionato di musica. Un’annata da consumare nella sua totalità senza moderazione.
EB
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