Fino all’1È Giugno, la scuola con il sostegno di Van Cleef & Arpels ripercorre la storia della gemma perlata, a lungo più costosa del diamante, che era e resta il simbolo dello chic parigino.
« Diciamo sempre che le perle sono Coco Chanel, ma Jeanne Lanvin ne era ancora più appassionata, non esiste ritratto della sarta senza la sua collana ! », si lancia subito Léonard Pouy, dottore in storia dell’arte e curatore insieme a Olivier Segura, della mostra “ Parigi, capitale delle perle » che durerà fino all’1È Giugno all’Hôtel de Mercy-Argenteau, la nuova vetrina della Scuola delle Arti Gioiellerie, al 16, boulevard Montmartre (Parigi, 9e). Mai prima d’ora è stata raccontata la storia parigina della perla. Tuttavia, la capitale fu la culla del suo periodo d’oro: nel 1900, rue Lafayette contava tra i numeri 1 e 100, quasi 300 commercianti di perle pregiate. « Dal 1860 alla fine degli anni ’30, nel Golfo si pescavano perle pregiate, e perle coltivate, inventate in Giappone intorno al 1920furono trasportati in Francia per essere venduti e assemblati dai gioiellieri più prestigiosi di Place Vendôme
Questo articolo è riservato agli abbonati. Ti resta l’87% da scoprire.
Venerdì nero
-70% sull’abbonamento digitale
Già iscritto? Login
Related News :