SCOMPARSA – Reggie Ambasciatore Gibson, rapper americano della costa occidentale, è morto martedì 19 novembre a causa di un cancro alla colonna vertebrale.
Figura emblematica del rap americano, Saafir è morto all’età di 54 anni. La sua morte è stata annunciata martedì 19 novembre sui social network dal suo amico e rapper Xzibit. “Questa mattina, intorno alle 8:45, mio fratello Reggie, conosciuto come Saafir, ci ha lasciato. Condividiamo così tanta storia che non riesco a trovare le parole per esprimere quello che provo in questo momento. Lo abbiamo circondato con il nostro amore così sapeva quanto significava per noi. Ora può riposare in pace. » Saafir lascia un’eredità indelebile e un enorme vuoto nella cultura hip-hop della West Coast americana.
Il progetto Golden State
Reggie Saafir Gibson, tuo fervente esperto rap gangsta è stato notato da grandi figure della musica, come Dr. Dre, che lo ha descritto come « il suo protetto ». Autore di quattro album in studio, ha debuttato nel gruppo Digital Underground, dove ha avuto l’opportunità di confrontarsi con Tupac Shakur e Shock G.
Saafir – Light Sleeper, prodotto da Jay-Z
Saafir ha fatto il suo debutto nell’industria musicale nel 1993 in diversi brani dell’album La sindrome del cappello-corpo da Digital Underground, prima di apparire nell’album La paura stessa da Casual nel 1994. Prodotto da Qwest Records, Saafir ha collaborato con la crew Hobo Junction per il suo primo album solista, Sessioni di vagoni merci (1994). Successivamente registrerà l’album Trigonometria sotto lo pseudonimo di Mr. No No prima di ritornare alla sua identità artistica iniziale La lista dei risultati (1999). Tuttavia, sarà l’incontro con Xzibit a segnare una svolta decisiva nella sua carriera. Con Ras Kass formeranno il gruppo Progetto Stato d’Oroacquisendo così grande notorietà negli Stati Uniti.
Oltre alla musica, Saafir si è avventurato anche nel mondo del cinema. Nel 1993 è apparso nel film Minaccia per la società e, dieci anni dopo, fece la sua comparsa in un episodio di Esperti: Miami.
La star del rap ferita
La carriera di Saafir è stata profondamente segnata da un tragico evento: lo schianto del volo TWA 843 nel 1992, che collegava New York a San Francisco. Durante l’evacuazione dell’aereo che aveva preso fuoco dopo un decollo interrotto, il musicista è saltato dalla cabina senza attendere l’apertura delle slitte di sicurezza e si è ferito alla schiena. La caduta ha portato a numerose complicazioni di salute. Nel 2013, Shock G, leader di Digital Underground, ha rivelato questa situazione durante un’intervista, spiegando le difficoltà mediche che Saafir stava affrontando da diversi anni. Nonostante queste prove, il rapper di Oakland ha continuato il suo percorso artistico. Nel 2006 ha pubblicato il suo progetto finale, Bel gioco: la transizione. Questo album introspettivo ripercorre i principali sconvolgimenti della sua vita, in particolare il tumore alla colonna vertebrale e la conversione all’Islam.
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