DayFR Italian

“Les Miserables”, il musical cult torna finalmente a Parigi

-

Per vincere il jackpot hanno giocato un numero vincente, 24.601. Questo è il numero di Jean Valjean I Miserabiliil romanzo di Victor Hugo che Claude-Michel Schönberg e Alain Boublil trasformarono in uno dei musical più famosi al mondo. A Londra, dove festeggerà presto i suoi 40 anni, sta battendo ogni record di longevità. La fama è internazionale, anche Taylor Swift fece un provino circa dieci anni fa per provare ad ottenere il ruolo di Éponine. Perché tale successo? “La storia è stata scritta da un genio”, riassume Claude-Michel Schönberg. Il libro è un’opera letteraria che esprime idee più grandi di te. »

Il resto dopo questo annuncio

In Francia, lo spettacolo come lo conosciamo oggi è stato però rappresentato raramente. Prima volta in versione francese al teatro Mogador nel 1991, poi in versione inglese al teatro Châtelet nel 2010, con un’accoglienza più eterogenea da parte dei parigini. C’è però qualcosa di cui essere orgogliosi: tutto ha avuto inizio nella capitale. Alla fine degli anni ’70, dopo il successo della loro opera rock La Rivoluzione franceseClaude-Michel Schönberg e Alain Boublil, compositore e autore, sono alla ricerca di un nuovo soggetto abbastanza forte da riunirli ancora una volta. L’idea di Miserabili si è imposto ad Alain Boublil durante una rappresentazione a Londra di Oliver, tratto dal romanzo di Charles Dickens. Sulla scena, al posto del piccolo delinquente che canta, immagina improvvisamente Gavroche, il bambino di strada di Victor Hugo. Due anni dopo, nel 1980, I Miserabili vengono creati a Parigi al Palais des Sports, messi in scena da Robert Hossein per 100 rappresentazioni trionfali.

La storia sarebbe potuta finire lì. Ma mentre sta riordinando la sua discoteca, Cameron Mackintosh, il produttore britannico di Cats, si imbatte in un album francese che gli è stato inviato. Solo ascoltando Avevo sognato un’altra vita, ha visto tutto il potenziale dello spettacolo. “Non ti rendi conto di quello che hai scritto”, dichiarò a Schönberg e Boublil, che si affrettò ad incontrare. Ma non parto senza di voi, voi siete i detentori dell’impulso originario. » Il duo si trasforma quindi in un trio. Insieme lo “reimmagineranno”, con tutta la competenza anglosassone nel mondo della musica, affinché acquisisca una dimensione universale. Le sue canzoni sono diventate persino segni dei nostri tempi. Sedie vuote su tavoli vuoti simboleggia un’intera generazione decimata dall’AIDS. Portatelo a casa viene utilizzato per i funerali e, nell’ultimo anno, è stato l’inno per gli ostaggi detenuti a Gaza. Ripresa delle manifestazioni a Hong Kong o in Turchia, vietate in Cina, senti la gente cantare? incarna le libertà violate in tutto il mondo.

Due francesi all’origine di un successo internazionale

Presenti dalle prime audizioni alle ultime prove, Schönberg e Boublil vegliano calorosamente sul loro nuovo bambino. “Alain è felice di ritrovare il francese; e mi piace lavorare a Parigi nella lingua per la quale la musica è stata originariamente scritta”indica Claude-Michel Schönberg. Circa il 20% del libretto è stato rivisto per le rappresentazioni allo Châtelet. “Volevo che ogni personaggio avesse una voce che somigliasse alle sue origini, alla sua classe sociale, alle sue emozioni, alla sua età”aggiunge Alain Boublil.

La complicità tra i due uomini è ancora evidente. Uno completa la frase dell’altro oppure sceglie al ristorante gli stessi piatti del compagno il giorno prima. Un’insalata di carciofi, con uova alla diavola come contorno. “Qui come me!” » Cameron Mackintosh li chiama altrove “la vecchia coppia” e, confidano, le loro mogli sono ben consapevoli di convivere con un uomo che ha due partner!

Il resto dopo questo annuncio

Il regista Ladislas Chollat ​​​​è entusiasta del loro senso della formula che colpisce nel segno e dell’alto potenziale comico del loro duo, confermato da Claude-Michel Schönberg. “In realtà ce ne siamo accorti. Una volta un facilitatore ci ha presentato come “partner nel lavoro come nella vita”. Gli ho detto: “Ti sbagli, non abbiamo mai lavorato insieme”. Ovviamente tutti scoppiarono a ridere. »

Related News :