È un artista tuttofare, ma soprattutto è un autore. Sceneggiatore di fumetti e scrittore pluripremiato, Arnaud Le Gouëfflec è anche un cantautore riconosciuto in Francia e non solo. E sono ormai 19 autunni da quando ha fondato il suo festival, oggi ancorato nel panorama culturale bretone: The Invisible Festival. Un evento che riunisce ogni anno diverse migliaia di spettatori provenienti dai quattro angoli di Brest, dall’Università della Bretagna Occidentale (UBO) al Centro d’Arte Contemporanea (CAC) Passerelle, passando per il PAM o la Carène, a Brest – ora il più grande SMAC bretone, dove mette in risalto gruppi a volte oscuri, a volte insoliti, più rock e sperimentali.
Nel corso delle edizioni di Invisible, ha incontrato tre musicisti riconosciuti: Thomas Poli (chitarrista di Dominique A e Tiersen, tra gli altri, anche compositore, produttore e sintetizzatore – ha partecipato a più di 70 album o registrazioni dal 2005 e suona regolarmente sul palco), il -molto prolifico- chitarrista e compositore belga Mocke (Arlt), e la cantante Claire Grupallo (Bacchantes), appassionata della lirica quanto il barocco. Il risultato è un album strano quanto il suo ideatore, “Comme Kafka”, che ha appena visto il suo primo brano trasmesso su France Inter.
“Ci siamo conosciuti tutti e quattro durante diverse edizioni del Festival Invisible”, scivola Arnaud Le Gouëfflec, anche direttore artistico dello Studio Fantôme, che produce soprattutto spettacoli per un pubblico giovane (tra cui molte delle sue eccentriche creazioni, che fanno lunghe tournée in Francia) e regista dell’etichetta L’Eglise de la Petite Folie, sulla quale “Comme Kafka” è uscito ufficialmente il 15 novembre. “Mocke e io andavamo già molto d’accordo e ci siamo ritrovati non attorno alla musica, ma piuttosto ai libri, essendo entrambi avidi lettori. Abbiamo parlato molto di Kafka e le canzoni sono uscite abbastanza velocemente”.
Quando la musica incontra la letteratura
Il risultato sono nove piccole filastrocche esistenziali su temi diversi, tra cui quello principale, segnato dalla mano dell’autore di Brest da più di 20 anni, questa “difficoltà a conformarsi al mondo in cui dovremmo vivere” – che lui traduce -anche da “un buon segno di salute mentale, in definitiva”. Tra il western esistenziale di “La pallottola perduta”, il dispetto amoroso di “La lettura delle fiamme” o il “Tribunale delle false emozioni”, il marivaudage di “Schibboleth”, o gli incubi di “La fotocopiatrice”, “Come Kafka ” offre musica strana e ipnotica, il tutto in un “suono molto sommesso, molto sofisticato, piuttosto morbido, con chitarre raffinate, e talvolta con accenti antiquati del jazz degli anni ’40 o anche sintetici e pop, quindi più contemporaneo”.
Come nel lavoro di Arnaud Le Gouëfflec, “non sappiamo mai veramente se siamo nel passato o nel futuro”.
Quanto alla copertina e alle immagini, sono state realizzate dal disegnatore Stéphane Oiry, con il quale aveva già lavorato a un fumetto su Lino Ventura (Lino Ventura and the Glass Eye, Glénat, 2019). Gli artisti offriranno uno showcase, il primo in assoluto, al PAM, sabato 23 novembre.
Il Festival Invisibile apre le sue porte questo martedì, con una serie di gruppi scelti da esso: Xiu Xiu, Winter Family, Tout Bleu, Grassman vs Bigfoot vs Maneveau, Les Tétines Noires, Mutterlein, Eat-Girls, Casiomaha o anche una proposta Crazy young pubblico multimediale da lui prodotto e orchestrato dal Brestois d’Attaque Souple: “All’inseguimento dei Crono-Ninja”.
“Comme Kafka”, concerto alla PAM, alle 19, sabato 23 novembre. (gratuito) Info, ascolto e ordinazione: https://leglisedelapetitefolie.bandcamp.com/album/comme-kafkao tramite il sito web dell’etichetta https://www.eglisedelapetitefolie.com
Il Festival Invisibile, da martedì 18 novembre a sabato 23 novembre compresi. Info, programma e prenotazioni: https://www.festivalinvisible.com/
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