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Dietro le quinte di un video musicale K-Pop per non udenti

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Il gruppo K-Pop “Big Ocean”, composto da tre giovani sordi, ha scelto l’Istituto Nazionale per la Gioventù Sorda di Parigi per girare il loro nuovissimo video musicale. Un progetto innovativo in Corea dove la disabilità è ancora ampiamente denigrata.

L’Istituto Nazionale per la Gioventù Sorda (INJS) di Parigi, una struttura vecchia di quasi tre secoli, trasformata in un set cinematografico K-Pop? Impensabile. Questo però è quello che è successo il 25 ottobre 2024, di prima mattina. Handicap.fr era presente e non si è perso nemmeno un istante dell’evento. Davanti al palco: HyunJin, ChanYeon e JiSeok, tre giovani non udenti, uniti nel gruppo “Big Ocean”. In un paese, la Corea del Sud, dove la disabilità, e più in generale la differenza, sono svalutate, Big Ocean “intende” porre l’inclusione al centro del suo progetto.

Vibrazioni per percepire la musica

Le sue canzoni sono sistematicamente tradotte nella lingua dei segni coreana, americana e internazionale. Per seguire il tempo, i tre giovani con apparecchi acustici utilizzano metronomi, un orologio con vibrazione o addirittura schermi luminosi. Le note alte, irraggiungibili a causa della perdita dell’udito, sono riempite dall’intelligenza artificiale.

Crescente interesse per i progetti orali

Le riprese del clip “Flow” all’INJS contengono anche un messaggio forte per la boy band: “Il posto è molto bello da un lato e, dall’altro, sembra essere molto importante per la comunità dei non udenti”, dice HyunJin. Per Denis Hennequin, vicedirettore di questa struttura che accoglie 280 studenti, di cui l’80% affetti da sordità profonda, questo progetto musicale dimostra il crescente interesse degli studenti per “progetti sempre più orali, soprattutto grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie”.

© Clotilde Costil

“Tutti i diritti di riproduzione e rappresentazione riservati.© Handicap.fr. Questo articolo è stato scritto da Clotilde Costil, giornalista Handicap.fr”

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