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Per la lista dei ristoranti 2025, Fooding punta verso Occidente

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La guida trendy ai tavoli, ai bar, ai negozi e agli ambienti, ha presentato questo lunedì, al Georges, sul tetto del Centre Pompidou, a Parigi, i suoi 17 vincitori dell’anno.

In Occidente, niente di nuovo? In ogni caso, è questa una delle tendenze che emerge tra i 17 premi assegnati questo lunedì sera, al ristorante Le Georges, sul tetto del Centre Georges Pompidou, a Parigi, dalla guida Fooding.

Il campione del “gusto dei tempi” continua così il suo slancio, intrapreso da quattro anni, di evidenziare più indirizzi situati in provincia che a Parigi, da tempo territorio preferito di questa guida lanciata nel 2000 e interamente acquistata da Michelin nel 2020.

Bene la costa atlantica con sette vincitori, di cui due a Saint-Jean-de-Luz (città segnalata l’estate scorsa nelle nostre rubriche come destinazione con il vento in poppa): Iñaki Aizpitarte, beniamino di Fooding già in testa di Chateaubriand (Parigi), per il suo Petit Grill Basque Luzien ma anche tutta la sua carriera, e il fresco Café Belardi. Ma anche Elizaberriko Etxeberria a Hasparren (sempre nei Paesi Baschi), tre ristoranti in Bretagna e uno a Cap-Ferret.

La capitale esce comunque con quattro premi, restando la città meglio rappresentata nella graduatoria: i due bistrot degli chef stellati Antoine Villard – Dandelion (20°) – e Pierre Touitou – 19 Saint Roch (1°) -, l’altrettanto quotata pizzeria (e delizioso) dal panettiere Dan Pearson e dalla coppia di Rigmarole – Oobatz (11e) -, il bistrot montmartrois l’Arpaon (18e).

Se Marsiglia, tre volte premiata lo scorso anno, esce a mani vuote, il Mediterraneo viene rappresentato grazie alla svolta di Nizza, che vede due indirizzi premiati (non ristoranti però): l’Hôtel du Couvent e il cocktail bar Povera.

Infine, segnaliamo la presenza di tre indirizzi i cui proprietari sono donne (solo): Emmanuelle Lachaud (Le Flores a Saint-Hilaire d’Ozilhan nel Gard), Gallianne Delaforge (Juste une Lichette a Brioude nell’Alta Loira) e Mahaut Le Lagadec (Café Enez a Douarnenez nel Finistère).

La guida, che elenca 350 ristoranti, bar, locali e negozi, e propone 34 pagine di contenuti rivista, uscirà in edicola e libreria giovedì 21 novembre 2024, al prezzo di 20 euro.

La copertina della guida Fooding 2025.
Hélène Marian x Atelier Choque Le Goff

L’elenco completo dei vincitori di Fooding 2025

  • Cibo onorario : Iñaki Aizpitarte – Le Petit Grill Basque (Saint-Jean-de-Luz, Pirenei Atlantici)
  • Nutrirsi d’amore : Le Flores (Saint-Hilaire d’Ozilhan, Gard) – Emmanuelle Lachaud
  • Il miglior sofistrochetto : Dandelion (Parigi) – Morgane Souris e Antoine Villard
  • Il miglior sofistrochetto : 19 Saint Roch (Parigi) – Pierre Touitou
  • Il miglior bistrot a galla : Blossom (Vernon, Eure) – Gabin Rodes
  • Il miglior caffè del quartiere : Café Enez (Douarnenez, Finistère) – Mahaut Le Lagadec
  • La migliore cucina sul mercato : Bistrot des Rosiers (Strasburgo, Basso Reno) – Anne-Sophie Barth e Bérengère Pellissard
  • La migliore pizza : Oobatz (Parigi) – Dan Pearson, Jessica Yang e Robert Compagnon
  • Il miglior bar delizioso : La Turlutte (Cap-Ferret, Gironda) – Nathan Allard e Tom Netzer
  • La migliore locanda basco-sassone : Elizaberriko Etxeberria, (Hasparren, Pirenei Atlantici) – Eva Jaurena e Alex Mahood
  • Il miglior piccolo lusso : L’Arpaon (Parigi) – Yann Botbol, ​​​​Nathan Sebagh e Yann Derout
  • Il miglior commerciante di vini : Juste une Lichette (Brioude, Alta Loira) – Gallianne Delaforge
  • Migliore spirito di squadra : Café Belardi (Saint-Jean-de-Luz, Pirenei Atlantici) – Quentin Pierre-Antoine e Agathe Baulu
  • La migliore nuova ondata : Shore (Portivy, Morbihan) – Pauline e Thomas Le Morlec
  • Il miglior pasto : Glaz (Pont-Croix, Finistère) – Emeline Macé e Tanios Nakhlé Cerruti
  • Miglior servizio (in camera) : Hôtel du Couvent (Nizza, Alpi Marittime) – Valéry Grégo e il suo team
  • Il miglior bar degli autori : Povera (Nizza, Alpi Marittime) – Maxime Potfer

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