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“Non sappiamo dove stiamo andando…”, la campagna invernale Restos du Coeur inizia con la preoccupazione di un numero maggiore di beneficiari

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Se martedì 19 novembre a Troyes è stata lanciata ufficialmente la 40a campagna invernale di Restos du Coeur, lunedì eravamo già nel vivo. La sala d’attesa per le nuove iscrizioni è sempre piena e ci aspettiamo qui, nel più importante centro di distribuzione della Champagne-Ardenne, il 2° del Grand Est dietro Strasburgo, di accogliere ancora più beneficiari quest’inverno.

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Questa settimana a colazione faccio pasta, brioche, yogurt e qualche scatolame“. Maryline termina il suo piccolo giro settimanale al centro di distribuzione Restos du Coeur de Troyes. Beneficiaria da diversi mesi, questa donna delle pulizie non ha avuto altra scelta che aprire le porte dell’associazione per cercare aiuto. per mangiare e bere. Disoccupata dalla scadenza del suo ultimo contratto, il suo modesto reddito è assicurato da France Travail e dalla RSA.Guadagno 470 euro al mese“. Con un affitto di 520 euro (220 in realtà perché 300 euro sono coperti dall’aiuto abitativo) e una bolletta energetica di 158 euro al mese per una modesta casetta di tipo 2, i Restos du Coeur permettono di sopravvivere nell’attesa di trovare un lavoro e ho poco più di 92 euro per vivere.

Guadagno 470 euro al mese.

Maryline, beneficiaria di Restos du Coeur

Come lei, decine di loro vengono qui ogni giorno per mangiare, un po’ di conforto o un po’ di caffè… Quella mattina, una bambina si è divertita ad ascoltare un panda di peluche con uno stetoscopio, sotto lo sguardo commosso di sua madre che aspetta tocca a lei riempire il suo cestino. Un po’ di spensieratezza e amore per dimenticare, per un attimo, la realtà di una vita quotidiana che ha un nome: povertà. Il centro Morin di Troyes accoglie ogni settimana 1.200 famiglie, ovvero 2.600 persone. È, dopo Strasburgo, il centro di distribuzione più importante in termini di beneficiari nel Grand Est. E la cifra non è destinata a diminuire.

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I Restos du Cœur de Troyes accolgono i beneficiari in rue Morin, 4 giorni e mezzo alla settimana.

© STEPHANE MOCCOZET / TELEVISIONI FRANCIA

Questo martedì 19 novembre segna l’apertura della 40a campagna invernale di Restos. Dal 28 ottobre sono aperte le iscrizioni e gli uffici reception e studio fascicolo sono sempre pieni. “Non sappiamo dove stiamo andando…“, confida preoccupata Catherine Perinet, direttrice del sito di Troia, che prevede di dover far fronte nei prossimi mesi a beneficiari sempre più numerosi. “+20%? +30%? Non lo sappiamo“, continua.

Non è sempre facile fare il passo (…) ma non bisogna esitare perché aiuta molto…

Françoise, beneficiaria di Restos du Coeur

Finora per essere ammessi al Resto du Coeur era necessario dimostrare un reddito inferiore a 667 euro pro capite, ma quest’anno la scala cambia e dovrebbe aumentare il numero degli aventi diritto. “Stiamo già vedendo pensionati che prima vedevamo un po’ meno“, spiega Yvan Bertin, presidente di Restos du Coeur de l’Aube, “a cui si aggiungono gli studenti“. Françoise, 61 anni, e Guy-Clément, 67 anni, conviventi nella vita, devono sopravvivere con l’unica pensione dell’uomo, cioè 900 euro al mese. Una realtà finanziaria che li ha costretti a rivolgersi alla Ristoranti nel 2024 .”Non è sempre facile fare il passo“, ammette Françoise, “ma anche se all’inizio è un po’ difficile, non dovresti esitare perché aiuta molto…

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La canzone Restos parla di dare da mangiare e da bere, un po’ di pane e calore, ma troviamo anche conforto e legame sociale.

© STEPHANE MOCCOZET / TELEVISIONI FRANCIA

Aiutare il suo vicino è la scelta che ha fatto Marie. Volontaria da marzo, quella mattina si occupava della distribuzione di pane e latte. Sempre di buon umore. “Se riesco a far sorridere qualcuno di loro, quando torno a casa, sono felice“, ammette chi”ama donare tempo alle persone che ne hanno bisogno“. Questo sorriso però nasconde un’altra realtà. Quella del tempo che passa e che ti fa capire che a volte basta poco per diventare colei che riceve e smettere di essere colei che dà. Marie cerca lavoro e presto lo sarà. arrivando alla fine dei suoi diritti.“Non riesco a trovare un lavoro, ma sono dinamica”, spiega questa volontaria che lavorava sugli scaffali prima di ritrovarsi disoccupata.La mia disoccupazione è prossima alla fine, forse un giorno sarò dall’altra parte“.

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