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Sébastien Lasportes: viaggio di un appassionato di metalli diventato scultore, ospite d’onore della mostra Muses of Europe a L’Isle-Jourdain

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l’essenziale
Sébastien Lasportes, artista originario del Gers, espone le sue sculture in metallo al Museo d’Arte Campanaire fino al 7 dicembre. Un viaggio di espressioni tra fauna, flora e arte astratta, forgiato da materiali di riciclo.

Sébastien Lasportes è insieme a Lise Dufaur-Mourens l’ospite d’onore del 23° Salon des Muses d’Europe al Museo d’Arte Campanaire di L’Isle-Jourdain. Originario del Gers, fin da bambino è appassionato di metallo e lavorazione del ferro. Ha studiato meccanico di saldatura con opzione di fabbro al liceo Mirandais di Valentees.

Successivamente entra a far parte della società Muller TP e viaggia in tutta la Francia nei cantieri autostradali come meccanico di saldatura. Poi, per una maggiore stabilità familiare, tornò nel Gers e acquistò una fattoria abbandonata. Lo ha trasformato in un orto biologico per 22 anni, senza dimenticare la sua passione per il metallo.

La sera, come sfogo, maschia, forgia, salda, rettifica pezzi di lamiera o vecchi attrezzi agricoli, per dar loro vita sotto forma di sculture. Tuttavia non dimenticò il suo sogno, diventare scultore.

La bellezza nei rifiuti

All’alba dei cinquant’anni decide di abbandonare l’orticoltura e di dedicarsi esclusivamente alla sua arte. È diventato uno scultore di metalli. Ispirandosi alla flora e alla fauna, agli esseri mistici e all’arte astratta, evidenzia nelle sue opere un movimento, un’emozione. Nell’esempio degli animali da lui creati, il loro sguardo o la loro postura sottolineano un atteggiamento che sembra banale, ma che caratterizza il loro istinto naturale. Le sue creazioni sono realizzate con materiali usati, da un lato per un atto ambientale e dall’altro per dimostrare che nei rifiuti può esserci una forma di bellezza con la fantasia.

Ha venduto rapidamente le sue opere a privati. Viene individuato. Alla fine del 2020, ha realizzato la sua prima mostra alla mediateca di Fontenilles, poi al festival Amap sul tema “I nostri agricoltori hanno talento”. Nel 2021 è stato scelto per esporre in una galleria durante il festival Jazz in Marciac. In due anni, il pubblico conquistato lo ha nominato vincitore del premio del pubblico due volte: la prima nel settembre 2022 all’Art Expo Colomiers, poi, nel maggio 2023, alla terza biennale Sémé’Art a Séméac. Oggi il suo lavoro è elencato grazie alla Maison Drouot.

Le sue opere potranno essere scoperte al Salon fino al 7 dicembre. Aperto dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00 dal martedì al sabato e domenica 1 dicembre.

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