Nel suo libro Cartografia cinematograficaIl professor Chris Lukinbeal scrive: “Le distinzioni tra realtà e rappresentazioni […] sfocatura in un mondo in cui i presidenti sono attori. » Film iconici come Roccioso O Top Gun hanno continuato a mostrare l’americano come un eroe, capace di trionfare su tutte le avversità. Questo scenario persisterà negli anni a venire. Rischia addirittura di crescere con la rielezione di Donald Trump. C’è però da scommettere che la resistenza al presidente si esprimerà anche nel cinema: i movimenti #MeToo e Black Lives Matter influenzano la produzione cinematografica, incoraggiando la produzione di lungometraggi che trattano di disuguaglianze razziali, diritti delle donne, persone emarginate e altri importanti questioni sociali.
In questo panorama si sta sviluppando il cinema indipendente di qualità, spinto dall’eccellente Sundance film festival che si tiene ogni anno nello Utah. Gli ultimi due film che hanno ricevuto il primo premio lo dimostrano vividamente. Mille e uno di A. V. Rockwell (premiato l’anno scorso e disponibile su VOD) segue il viaggio di una madre che, all’uscita dal carcere, dove ha scontato una pena minore, sottrae il figlio ai servizi sociali. Entrambi devono sopravvivere nella giungla di New York e aiutarsi a vicenda.
Derisione dell’ultradestra
Quest’anno, Nelle estati di Alessandra Lacorazza è […]
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