La Francia ha deciso di stringere la vite nei confronti dei migranti entrati illegalmente nel suo territorio e soggetti a un OQTF (Obbligo di lasciare il territorio francese). Mentre il nuovo ministro degli Interni, Bruno Retailleau, auspica risultati rapidi, un’équipe televisiva si è interessata alle pratiche in atto.
Durante il programma “Cash Investigation”, i giornalisti che hanno lavorato a questo servizio hanno scoperto che la Francia rimandava segretamente sempre più migranti con aerei privati. Questi ultimi vengono depositati in altri paesi europei, dove sono arrivati in particolare. Operazioni tenute segrete, che costano moltissimo ai contribuenti.
La Francia utilizza gli aerei per rimpatriare i migranti illegali
A questo proposito, le autorità francesi hanno spiegato che rispettano soltanto gli accordi di Dublino (noti come Dublino 3). Questi accordi siglati tra tutti i paesi europei prevedono che siano i paesi che hanno accolto questi migranti irregolari a dover garantirne l’accoglienza e la gestione. Ecco perché Parigi non esita a rimandare gli aerei in Italia o anche in Austria.
Tuttavia, si scopre che gli stessi doganieri che si occupano di questi migranti illegali e dei voli di ritorno non sanno veramente perché lo fanno. Interrogato, un agente di polizia ha semplicemente spiegato che stava solo eseguendo degli ordini, aggiungendo poi che era possibile che queste persone sarebbero state rimpatriate in base agli stessi accordi di Dublino precedentemente menzionati.
La questione dell’OQTF, un argomento delicato
In Francia il tema dell’immigrazione clandestina è diventato una vera e propria questione sociale e sempre più cittadini sono fervidi sostenitori di una linea e di una politica più dura soprattutto contro l’OQTF. Questi ultimi accusano l’esecutivo di non fare abbastanza per garantire che queste espulsioni decise dai tribunali vengano rispettate, con un tasso di esecuzione di circa il 16,4% nel 2023.
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