Appeso alle acacie –
La calligrafia cinese è esposta alla Chapelle des Arts
Sotto la guida di Wang Fei, fondatore della Mandarin Fish School di Ginevra, un gruppo di artisti presenta opere tra tradizione e contemporaneità.
Pubblicato oggi alle 11:23
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A corte, questi assi del pennello sono medici, insegnanti, musicisti, banchieri, psicologi e persino viticoltori. Ma la loro passione per la cultura cinese li ha portati, per quanto riguarda il giardino, a praticare con tanta passione quanto assiduità l’antica arte della calligrafia – per alcuni da più di trent’anni. Guidati dal loro maestro, Wang Fei, fondatore nel 1999 della Mandarino Poisson a Plainpalais, questo gruppo di artisti della regione espone le loro recenti creazioni alla Chapelle des Arts.
Intitolato “Il gesto sospeso”, questo arazzo riunisce opere su pergamena, tela e carta, mescolando stili tradizionali e contemporanei. Il titolo della presentazione si riferisce all’essenza stessa di questo saper fare ancestrale della scrittura: il movimento che imprime sulla linea la sua dinamica e il suo ritmo. “Il lavoro del gesto in tre dimensioni determina il risultato sulle due dimensioni del foglio o del dipinto”, spiega Wang Fei, che è anche docente presso il Dipartimento di Studi sull’Asia Orientale dell’Università di Ginevra.
Educa il tuo pennello
Secondo l’esperto nato nel 1964 nella provincia dell’Henan, si tratta di “educare il pennello, che si deforma quando raggiunge una superficie, imparando a dirigere la punta nell’aria”. Una tecnica di base che si acquisisce in uno o due anni di pratica. Una volta padroneggiata una scrittura bella, “attenta e pulita”, possiamo dare libero sfogo alle nostre emozioni, ai nostri sentimenti e alla nostra personalità: la calligrafia diventa allora, attraverso il braccio e la mano, un prolungamento della mente.
Perché se quest’arte fa parte di una tradizione lunga 3.500 anni, può assumere forme molto attuali, soprattutto in Europa. “Qui andiamo oltre, siamo più concentrati sul futuro. Le persone sono creative e si esprimono liberamente”, spiega Wang Fei, aggiungendo che le mostre che organizza ogni anno in Cina con i suoi studenti svizzeri hanno molto successo: “Il loro pensiero ha una grande freschezza, è molto toccante per noi cinesi”.
Al Cappella delle Artialcuni artisti sono di lingua cinese e hanno composto essi stessi le poesie che hanno messo su carta, mentre altri si sono concentrati sulla riproduzione dei caratteri classici. Altri ancora scelsero di esprimersi attraverso il disegno o componerono brani utilizzando la calligrafia come grammatica pittorica. Tutti dimostrano un grande entusiasmo espressivo, coniugando la loro cultura occidentale con l’erudizione di civiltà e tempi lontani.
Fino al 24 novembre alla Chapelle des Arts, 21, rte des Acacias. Gio-Ven 14:30-18:30, Sab-Domenica 14:00-18:00 Dimostrazione di Wang Fei sabato 16 novembre dalle 15:00 alle 16:00.
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