Elogio delle sorelle, la serie dell’attrice irlandese Sharon Horgan flirta con il thriller in una seconda stagione molto cupa.
Cinque sorelle si parlano, si urlano contro, si sostengono, ridono, piangono insieme e anche molto altro ancora… Se dovessimo riassumere Cattive sorellela cui seconda stagione arriva su Apple TV+, in un’immagine sorprendente, sarebbe innanzitutto attraverso un effetto visivo di gruppo, queste poche donne dai trenta ai cinquanta anni, riprese in campo lungo tutte insieme, condividendo battute e confessioni, dolori e piccole glorie. Ciò accade più volte per episodio. Un modo per rimettere la questione dello sguardo al centro del gioco, anche se questa commedia nera irlandese quasi al 100% non è una serie chic che cerca effetti cinematografici. Ma quando la narrativa femminile va oltre lo schema classico, la macchina da presa si adatta. Devi catturare Eva, Grace, Ursula, Bibi e Becka in tutto il loro disordinato splendore, il loro modo di disperdersi un po’ troppo. Sono loro il soggetto qui, mai l’oggetto.
Ovviamente, Cattive sorelle racconta una storia concreta, di cui la sorellanza è lo sfondo e la violenza che circola dagli uomini alle donne – e talvolta in cambio – il nodo centrale. Nella prima stagione, costruita con flashback, parlava del marito violento di Grace, un ragazzo cattivo di cui nessuno era felice di sbarazzarsi. Tutto era strutturato attorno al mistero della sua morte e ad una possibile truffa assicurativa. Nei nuovi episodi (spoiler alert), quanto accaduto ha conseguenze profonde, soprattutto per Grace, ancora smarrita, tesa e in preda al panico. Un colpevole ideale.
Una seconda stagione più oscura
Più cupa della prima, anche se resta molto divertente – niente più battute, muori -, questa seconda stagione di Cattive sorelle mostra la trappola in cui tendono a cadere le sorelle, quella della violenza come legge non formulata di una società patriarcale, che inonda quasi ogni angolo delle nostre realtà. L’arrivo di un bel ragazzo piuttosto travagliato getta i bastoni tra le ruote e sembra che la prospettiva della felicità sia vietata, in quest’Irlanda allo stesso tempo bucolica e fredda.
Le delusioni e i problemi si susseguono, a volte con questa tendenza della serie a allungare la trama in modo inutile, moltiplicando i colpi di scena un po’ prevedibili, anche artificiosi, che comprendiamo non interessano necessariamente la creatrice-attrice Sharon Horgan (già alla guida dell’eccellente Catastrofe), che d’altra parte eccelle nello sviluppare un altro ritmo parallelo, specifico delle sue eroine.
Una confraternita commovente
Così, ad esempio, nel quinto episodio, dove dominano la malinconia e il lutto, in un momento molto profondo di auto-osservazione, una riflessione sulle ferite diffuse subite da tutti. Questa è una storia molto bella di donne che cercano il tempo ritrovato. Questo ci permette di mostrare personaggi diversi ma uniti, davvero unici nel loro genere, cercando di comprendere attraverso di loro i cicli della vita – nascita, morte, menopausa. C’è un fascino in Cattive sorelleuna forma di eleganza morale – anche nell’eccesso – che la rende a volte travolgente. Imperfetto, certamente lo è, ma senza mai zoppicare. Perché lei resta sempre in piedi.
Cattive sorellestagione 2, con Sharon Horgan e Sarah Greene, su Apple TV+ (disponibile).
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