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Clovis Cornillac ripensa al successo inaspettato di “A Little Something Extra”

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Anche se il film di Artus sembra sulla buona strada per superare i 7 milioni di spettatori, l’attore confida in questo successo che nessuno si aspettava.

La scatola cinematografica diQualcosa in più è una sorpresa tanto per gli spettatori quanto per il cast. Clovis Cornillac, uno degli attori principali di questo inaspettato successo che sfiora i 7 milioni di spettatori, ha espresso domenica 16 giugno il suo stupore per il trionfo di pubblico e critica di questa commedia ottimista, con attori in situazione di disabilità:

“C’è una magia, accadono cose che vanno ben oltre ciò che puoi prevedere”, confida Parigino. “Questo film non è mai stato pensato, realizzato, progettato per essere una macchina da guerra sul mercato e ora la gente lo sta afferrando”.

“Tu, anche se ci reciti, sei solo testimone del fenomeno, come te giornalista, come mia madre, mio ​​padre, i miei amici… È incredibile”, dichiara ancora, prima di aggiungere: “Chi dice il contrario è una sciocchezza, perché è stato molto difficile mettere insieme il film, finanziariamente…”

“Risuona con i politici”

Si rallegra anche della risonanza sociale che ha avuto questo film, dove il tema della disabilità è centrale: “Risuona tra i politici. Quindi forse solo tra poco, ma già, tra qualche mese, tutte le associazioni faranno riferimento li aiuta a farsi ascoltare (…) Nei municipi, nelle organizzazioni, sì, crea un po’ di dinamismo.”

In Qualcosa in più, Clovis Cornillac interpreta il padre del personaggio Artus, regista e attore principale. Uscito nelle sale il 1 maggio, il film ha attirato da allora un milione di spettatori ogni settimana, ovvero più di 6 milioni fino ad oggi. È il più grande successo dell’anno, prima del blockbuster Duna: seconda parte (4,1 milioni di spettatori) e il più grande successo francese nelle sale dopo la crisi sanitaria.

Se Qualcosa in più ha raggiunto la soglia dei 10 milioni di spettatori, sarà il primo film francese a riuscirci da allora Cosa abbiamo fatto al buon Dio? nel 2014.

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