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“Ho l’impressione di vedere sempre di più”: i sistemi anti-senzatetto di Tolosa saranno presto “premiati”?

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l’essenziale
Da diversi anni, Tolosa è regolarmente segnalata dalle associazioni per le sue installazioni contro i senzatetto. La Città Rosa potrebbe essere premiata anche per il suo sistema di spuntoni installato in rue Bayard.

Con il progressivo ritorno del freddo e del periodo invernale, come ogni anno, una questione tornerà presto sul tavolo: il caso dei senzatetto. Da molti anni, la città di Tolosa viene regolarmente presa di mira dalle associazioni che lamentano in particolare un numero significativo di dispositivi anti-senzatetto nelle sue strade.

Ogni anno, la Fondazione Abbé Pierre presenta un premio parodia che premia le città meno accomodanti nei confronti dei senzatetto. La principale rue Bayard, un asse ben noto ai tolosani perché collega la stazione di Matabiau al Boulevard de Strasburgo, è dotata di numerosi tenditori installati davanti alle vetrine dei negozi e potrebbe ottenere un premio durante questa cerimonia “grazie” a quelli installati davanti al Lidl .

“È comprensibile che i senzatetto vogliano restare qui”

“Mi sembra di vederne sempre di più”, sospira Paul, noleggiando una bicicletta parcheggiata davanti al Lidl in strada. Da diversi anni la facciata del negozio è dotata di questo dispositivo, che non lascia spazio libero dove i senzatetto possano sedersi o sdraiarsi.

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“È comprensibile che i senzatetto vogliano stabilirsi qui. C’è una piccola pausa per quando piove. Ed è sempre all’uscita o all’ingresso dei negozi che hanno maggiori possibilità di ottenere una o due monete”, continua.

“Questa è la Francia di oggi”

A pochi metri dal Lidl, Giovanni e Laura sono in strada. Entrambi non capiscono che installazioni del genere potrebbero essere legali: “Serve solo per evitare che la gente mendichi. Lì la marca ha deciso di installare questi picchetti, ma è proprio questo il posto dove la gente riesce meglio a darci qualcosa da mangiare o qualcosa da mangiare.” pochi soldi” spiegano.

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“Prima lavoravo nel campo medico, da un giorno all’altro ho perso tutto. L’accattonaggio è tutto ciò che mi resta, ma è proibito Quella è la Francia oggi” tormenta Laura.

Per Fabrice, che alterna la strada alle case, questa decisione sembra logica. “Posso capire l’installazione di questi picchetti. Evita i problemi legati alle persone che sorgono qui. Ricordo un tempo in cui Lidl non voleva più vendere birre in lattina per questo motivo. Avevano paura che le persone restassero davanti. La strada è pieno anche di problemi, droga, violenza ecc. È un modo per proteggersi”, ammette.

​​​​​​Una ricompensa imminente?

Il 18 novembre, la Fondazione Abbé Pierre premierà le peggiori misure anti-senzatetto elencate in Francia durante la terza cerimonia Pics d’Or. Una cerimonia durante la quale Tolosa sarà sicuramente paragonata a tante altre città francesi e internazionali.

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