13/11/2024 – Il GIFF assegna il Reflet d’Or del miglior lungometraggio alla commedia surreale del canadese Matthew Rankin e quello della migliore serie Stronzate
Una lingua universale di Matthew Rankin
Il Festival Internazionale del Cinema di Ginevra (GIFF) si conclude dopo una trentesima edizione che, come di consueto, ha messo in luce le molteplici forme della finzione audiovisiva. Senza dimenticare lo sguardo al futuro, caratteristica che fa parte del suo DNA, quest’anno il GIFF ha onorato la sua ricca storia. Sui gradini più alti del podio troviamo cinque opere potenti e sorprendenti che stanno sconvolgendo le abitudini del pubblico in campo audiovisivo. In mezzo a questo trionfo Una lingua universale Di Matteo Rankin che ha vinto il Reflet d’or per il miglior lungometraggio.
Commedia surreale ambientata nella comunità iraniana di Winnipeg, Una lingua universale tesse una rete di storie che si intrecciano in modo (apparentemente) involontario: quella di Negin e Nazol, che trovano del denaro congelato nel ghiaccio, di Massoud una misteriosa guida turistica a Winnipeg e di Matthew che decide di lasciare il suo triste lavoro stabile nell’amministrazione per andare a Winnipeg e visitare sua madre. Con il suo film, Matthew Rankin non ha paura di imporre una visione molto personale del cinema che diventa così un mezzo per esplorare la memoria e raccontare storie che si trasformano in utopie.
La serie danese Stronzate Di Anniversario naturale (Si opporranno [+lire aussi :
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interview : Milad Alami
fiche film]), Bo, signor Hansen et Molly Malene Stensgaard ha ricevuto il premio d’oro per la migliore serie. Ispirato da eventi reali, Stronzate immerge il pubblico nel mondo pericoloso e affascinante delle bande di motociclisti. I due protagonisti, Henning (alias Mackerel) che sogna di affermarsi nella comunità come capobanda e Pia, un’utopista e sognatrice che ha abbandonato la sua famiglia, vivono una relazione folle e appassionata finché non scoppia una guerra tra clan, sconvolgendo i loro vita quotidiana già instabile. Stronzate è una serie affascinante in cui lo spirito di ribellione e le esigenze rivoluzionarie si combinano meravigliosamente. Il cast include Alba agosto, Marco Ilso o anche Clint Ruben.
Il riflesso dorato della migliore esperienza immersiva (in giuria c’è anche il caporedattore di Cineuropa Domenico La Porta) è attribuito ai francesi Gwenael François versare Il pianeta di Oto e il premio Future Is Sensible va al greco Alexandros Avranas versare Vita tranquilla [+lire aussi :
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interview : Alexandros Avranas
fiche film]. Per quanto riguarda la prima edizione dello Swiss Series Storytelling Award, si tratta della serie belga-svizzera Gli Indolici chi lo vince.
Anche quest’anno sono stati tanti i grandi nomi che hanno partecipato al festival, tra cui Kirill Serebrennikov, Noémie Merlant, Leone Carax, Luigi Garrel o anche Valeria Bruni-Tedeschi et Valeria Golino. Nel comunicato stampa il festival “è lieto che molte proiezioni abbiano registrato il tutto esaurito. È aumentata anche la partecipazione del pubblico giovane”.
I vincitori:
Riflesso d’oro per il miglior lungometraggio
Un linguaggio universale – Matthew Rankin (Canada)
Riflesso dorato della migliore serie
Stronzate – Milad Alami, Bo Mr. Hansen, Molly Malene Stensgaard (Danimarca)
Riflesso dorato della migliore esperienza immersiva
Il pianeta di Oto – Gwenael François (Lussemburgo/Canada/Francia)
Il futuro del Prix è sensato
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interview : Alexandros Avranas
fiche film] – Alexandros Avranas (Svezia/Francia/Grecia/Germania/Estonia/Finlandia)
Prix Swiss Series Storytelling Award
L’indisciplinato – Joanne Giger, Camille Rebetez, Delphine Lehericey, Aurélie Champagne, Olivier Volpi (Svizzera/Belgio)
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