Non sappiamo se Ridley Scott credesse a Marx quando affermava che la storia, quando si ripete, non può che degenerare in una parodia di se stessa, dalla tragedia alla farsa. In “Il Gladiatore II”, l’Impero Romano, pochi anni dopo la fine della prima opera, balbetta e sprofonda nuovamente nell’oscurità politica. I fratelli imperatori Geta e Caracalla sono solo il surrogato diviso e ridicolo del machiavellico Commodo, tiranno parricida interpretato da Joaquin Phoenix nel film del 2000, e regnano su Roma con mano adolescenziale e sociopatica, arrivando al punto di nominare uno scimpanzé per console.
Ridley Scott, 86 anni, invia chiacchiere politiche
Uccidi un eroe, tornerà al galoppo. Il giovane Lucio, che vide cadere Massimo dopo aver sconfitto Commodo sul pavimento del Colosseo, ereditò i tratti del padre, il suo coraggio, la sua forza e la sua virilità. Come lui, verrà gettato dai folli imperatori nella fossa dei gladiatori, dove impressionerà il potere e il popolo. Era necessario trovare un degno successore di Russell Crowe, e Paul Mescal, nel ruolo, affascina: per tutto il film, i suoi grandi occhi, il suo naturale increspamento delle labbra e la sua forza repressa imprimono le sfumature della rabbia e del coraggio, rendendolo un bellissimo eroe addolorato gravato dal peso del passato.
Ma se ripropone la storia per una nuova generazione, Ridley Scott, 86 anni, accelera le chiacchiere politiche che costituivano la trama della prima opera e non registra gran parte dei cambiamenti dell’epoca. Il risultato è un film impantanato in rappresentazioni stanche, sia che filmi le popolazioni del Nord Africa come una massa implorante, sia che riservi le sue timide allusioni omosessuali ai cattivi. Uno spettacolo strano, quindi, che riesce a infondere al suo eroe una grandezza malinconica, tradendo al tempo stesso che questa fantasia oggi non ha più a che fare con la democrazia delle caricature trumpiane con cui deve confrontarsi.
Gladiatore II, di Ridley Scott, Stati Uniti, 2:30, nelle sale il 13 novembre 2024.
Prima di partire, un’ultima cosa…
A differenza del 90% dei media francesi di oggi, L’umanità non dipende da grandi gruppi o miliardari. Ciò significa che:
- ti portiamo noi informazioni imparziali e senza compromessi. Ma anche quello
- non abbiamo non i mezzi finanziari di cui beneficiano gli altri media.
L’informazione indipendente e di qualità ha un costo. Pagalo.
Voglio saperne di più
Related News :