Lo chef Bastien Djait apre Maison Brut, il suo primo ristorante bistronomico impegnato in un approccio eco-responsabile e locale.
“Brut, come un prodotto di provenienza perfetta, ben allevato e coltivato. Brut, come un approccio sincero e senza compromessi. Brut, come una casa progettata per celebrare, attraverso il know-how di uno chef, il lavoro dei produttori.” È con queste parole che sentiamo per la prima volta parlare dell’apertura di Maison Brut, il ristorante bistronomico del lo chef Bastien Djaite la nostra curiosità è stuzzicata.
Dopo aver lavorato in numerosi locali stellati tra cui il Plaza Athénée dove è stato per un periodo sous chef, lo chef si lancia in una nuova avventura con l’apertura del suo primo ristorante a suo nome. Con la voglia di aprire un luogo eco-responsabile che luoghi natura et artigianato al centro delle sue creazioni.
E la struttura precisa che in cucina come in sala, tutto le materie prime provengono dalla Francia continentale per rivendicare a una cucina più ecologica e più locale. Quindi non aspettatevi di trovare lì caffè, cioccolata o addirittura vaniglia…
A meno che i futuri cambiamenti climatici non consentano di piantare tali prodotti sul territorio francese negli anni a venire. Nel frattempo e in sostituzione, sostituti coltivati in Francia ti farà scoprire nuove sensazioni.
Tra ispirazioni bretoni – il suo terroir preferito – ma anche giapponesi, lo chef firma un menù bistronomico – per non dire gastronomico – che si può scoprire attraverso diverse formule tra cui una Menù ad albero proposto, dal martedì al sabato sera, a 95€ per 8 sequenze, e che permette di realizzare a ampia torre padronale.
Attraverso accordi audacidel condimenti piccanti E condimenti cesellati perfettamente sbalorditiviIL lo chef Bastien Djait firma uno degli indirizzi più interessanti di questa stagione culinaria. Sicuramente una delle nostre scoperte più belle dell’anno che potrebbe, senza problemi, essere premiata con una stella l’anno prossimo. Il resto in immagini, per rendere omaggio al talento di questo chef-artista da seguire molto da vicino.
* * *
Zucca butternut, peperone vegetariano, agastache
Lenticchie verdi, cipolla dolce
Carota, spugnole, vino giallo
Merluzzo, pesce, verdure marine
Sgombro, antiquariato, salsa XO
Vitello, lattosio, fieno
Pera, acetosa, sommacco
Nocciola, salsa al vino, Arlette
* * *
Questo test è stato effettuato come parte di un invito professionale. Se la tua esperienza è diversa dalla nostra, faccelo sapere nei commenti.
Related News :