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Jazz A Montreux, la forza e la classe della gioventù

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Inequivocabilmente, Jazz a Montreux è uno dei migliori castroni tricolori sotto la sella. Questo fratello uterino di Petardo lasciato seguire le orme della classe castrati che erano Clegs dei campi, Montante sulla manica o anche Boss du Meleucvincitori a loro tempo di questo Prix de l’Ile d’Oléron. Tra poche ore, il compagno di Nathalie Henry entrerà in corsa per l’incontro invernale. Dopo due giri in sella, che gli hanno fatto il massimo bene, è con ambizioni che questo figlio diAkim di Capo Verde farà un atteso ritorno alla sua specialità preferita. Al via di questo gruppo III, è il più giovane della manifestazione ma è con ambizione che il rappresentante dell’Ecurie La Pinsonnière accetta la sfida contro i suoi più anziani. Infatti, in termini di classe, Jazz a Montreux non ha nulla da invidiare ai migliori della sua classe, se non che i grandi eventi gli sono preclusi. Ricordiamo che nell’agosto 2023 questo duro vinse facilmente a scapito di un certo Jean Balthazarelemento chiamato a correre la Cornulier 2025. Detentore di 10 successi in 21 uscite scalate, apprezza anche questa tipologia di percorsi. Saggio, Jazz a Montreux può arrivare molto lontano, purché non faccia scherzi.

In questa corsa aperta, Metà è uno dei candidati al successo. Come la suddetta, la figlia diSogno in mare aperto avrà il vantaggio di partire in testa. L’occasione è ghiotta per colui che si è classificato settimo nell’ultima Cornulier. Dopo aver infranto il suo record (1’11”5) durante la sua penultima uscita su una distanza più breve (2.175 m. – GP), la compagna di Alan Gendrot ha impressionato durante la sua vittoria il 13 settembre sui 2.700 metri (GP ). Da padrone, il pupillo di Stéphane Levoy ha messo in mostra l’eccellente ribasso di 1’12”2, secondo tempo di riferimento dei concorrenti di questo gruppo III. A piedi nudi rispetto alla sua recente uscita a Laval, “Deve comportarsi molto bene anche se è presente l’opposizione”, analizza il figlio mentore Stéphane Levoy.

Vincitore del Calvados (Gr. I) 2024, Voce d’Oro ha appena compiuto un clamoroso ritorno (con i paraocchi) nella specialità, nel super tempo di 1’10”6 (2.175m – GP). In questa occasione, la figlia di Io di Bellouet ha dominato diversi rivali che ha trovato (La brava ragazza Marcaux, Metà…). Se la distanza è maggiore si attende conferma da parte loro. Graal del Tesoro, non si vedeva dal suo quinto posto al Prix de Londres, non va sottovalutato il primo posto per uno dei posti con Vai o noin ottima forma e che si è piazzato terzo Voce d’Oro durante il suo penultimo tentativo. Essendo uno dei migliori in termini di puro valore, Fillwellil più argenteo, partirà dal secondo livello con Granito Mesloische lo ha appena battuto per il successo. “I cavalli in testa sono capaci di andare veloci”, analizza Pierre Levesque, promotore della prima città. Sembra comunque molto competitivo. E’ un ottimo elemento che ripete tutte le sue gare”. Il figlio di Qwerty ha sicuramente un buon ruolo da svolgere con la sua recente cotta (solo “DA”).

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rt

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