“Poesia e pittura”, questo il titolo della mostra della pittrice e scrittrice Loubaba Laalej presso lo spazio Rivages della Fondazione Hassan II per i marocchini residenti all’estero, in programma dal 14 novembre al 14 dicembre 2024.
Trasgredisce la pittura attraverso la poesia. Provoca un dialogo sulla superficie della tela dove la poesia prende forma attraverso il colore. Si tratta della pittrice e scrittrice marocchino-francese Loubaba Laalej. Questo svela la sua nuova mostra “Poesia e pittura” presso lo spazio Rivages, parte della Fondazione Hassan II a Rabat. Attraverso la sua mostra, Loubaba Laalej unisce due arti: pittura e poesia. “Ho optato per questa fusione perché il dettato poetico rimanda all’atto pittorico e viceversa. Meraviglia del ricongiungimento, il verbo si confonde con la carne della forma come le due braccia di un unico corpo. Un gioco da ragazzi. La festa di nozze è tornata. Il legame si ricrea, il linguaggio si dipana nei colori. Il poeta e il pittore visitano la loro ricca e intensa interiorità. Dialogano costantemente con se stessi in una passione che dimentica lo spazio e il tempo.
Questa energia si autoalimenta”, spiega. La pittura infatti rappresenta per Loubaba “l’universo dei visionari”. La considera una “bellezza dedicata alla vista e al tatto”. “Lei è il possibile del mio impossibile. I suoi colori sono abbaglianti, puri e trasparenti. Catturano i miei sensi e mi aprono all’immaginazione. La sua luce è nutriente, la sua atmosfera è tenera e sorprendente. È lo specchio del mio amore per la vita. La mia pittura contribuisce a creare la bellezza che la poesia metterà in atto. Scopro ciò che è nascosto, ciò che si vede. Descrivo questa coppia di innamorati nelle forme e nei colori.
Questo è il mio messaggio”, spiega. Quando si tratta di poesia, fa “danzare” il suo corpo, come dice lei. “La mia mente fugge nella gioia. La poesia è un elisir che mi ringiovanisce e mi trasporta verso l’infinito. Una meraviglia del momento e un eterno presente. La poesia parla alla pittura che non ha parole. Descrive ciò che ha catturato da questa immaginazione. Legge i colori della tela con un’emozione intensa, libera e varia”, racconta. C’è da dire che Loubaba Laalej è appassionata di poeti e artisti che affascinano e trasportano con le loro parole e le loro opere. Molti hanno lasciato il segno su di esso, vale a dire Enheduanna, Sapho Apollinaire, Prévert, Chagall, Garcia Lorca, Paul Eluard, André Breton, René Magritte, René Char, Max Ernest, Dali, Cézanne, Claude Monet, Hokusai, Shitao, Mahmoud Darwish, Nizar Kabbani e altri. Inoltre, l’esperienza migratoria di Loubaba ha nutrito il suo impulso creativo che mira ad uscire dai sentieri battuti. “Chi dice emigrazione dice viaggio.
Il viaggio e i suoi misteri”, dice. E per indicare: “Il viaggio rafforza l’esperienza. Sono stato educato nella mia cultura con una grande apertura al mondo. I miei genitori sostenevano la tolleranza e l’ascolto attento. La nostra realtà era positiva e non fantasticata. Parigi è una città splendida e un hub. Una convivenza. L’emigrazione ha plasmato parte della mia personalità. La mia ricerca di significato e la mia evoluzione umana. In questo ha influenzato la mia vita artistica. Gli artisti emigranti abbondano in tutto il mondo. Un’altra conoscenza li ha arricchiti. Hanno conquistato un posto al sole.
Informazioni sull’artista
Corso Originaria di Fez, Loubaba Laalej è una pittrice e scrittrice che vive a Parigi dal 1956. È laureata in giornalismo, sociologia e studi internazionali. Proveniente da una famiglia di artisti, Loubaba è appassionato di scrittura e pittura sin dalla giovane età. Ha al suo attivo numerose mostre in Francia, Italia, Vietnam, Spagna… Nel 2019, ha ottenuto un dottorato onorario assegnatole dal Fine Arts Forum International come riconoscimento. È membro dell’ufficio permanente della Lega delle scrittrici africane e dell’Alleanza dei creatori arabi. Tra le sue raccolte di poesie, “Frammenti”, “Pensieri vagabondi”, “Misticità e plasticità”, “Melhoun e la pittura”, “Sussurri di silenzio”, “Icone della plasticità femminile”, “Africa e arte”, “Il deserto e l’arte”. ”, “Voce Interiore”…
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