Invitato tra i talenti internazionali alla Biennale di Dakar, evento di rilievo nel panorama artistico, Hicham Lahlou, figura di spicco del design marocchino e uno degli alfieri del design in Africa e nella sua diaspora, parla nell’ambito della partecipazione a una mostra dedicata to Design come parte del programma ufficiale “IN”.
Hicham Lahlou, che partecipa a questo evento volto a promuovere il design africano, insieme ad altri artisti marocchini, presenta due nuove opere: la teiera Zaha, un omaggio alla defunta architetta Zaha Hadid, e Emerald, una nuova creazione appositamente progettata per l’evento, unendo pelletteria di lusso e ottone di alta qualità, a metà strada tra scultura, architettura e design, realizzati da maestri artigiani a Fez.
In una dichiarazione al MAP, Hicham Lahlou sottolinea che queste opere esprimono l’attaccamento al patrimonio culturale marocchino e la capacità del designer di oltrepassare i limiti della creazione.
Le opere esposte sono un contributo alla presentazione del design africano sulla scena mondiale insieme a talenti internazionali come Cheick Diallo, Bibi Seck Fatimata Ly o Jean Servais Somian, ha aggiunto, sottolineando che la mostra collettiva “IN” è un’opportunità per scoprire la diversità del le espressioni artistiche del continente e celebrare la ricchezza del suo patrimonio.
Questo ritorno a Dakar segna un passo importante nella carriera di Hicham Lahlou, che si prepara a celebrare i suoi 30 anni di creazione nel 2025. Riconosciuto a livello internazionale per il suo lavoro, il designer marocchino è un fervente difensore dei valori dell’artigianato marocchino e innovazione. Molte delle sue creazioni fanno parte delle collezioni permanenti di musei come il Victoria & Albert Museum di Londra.
La Biennale di arte africana contemporanea di Dakar è il più grande e antico evento del continente africano, anche la più antica Biennale africana di creazione artistica contemporanea e il primo evento che ha iniziato a promuovere il design africano.
Quasi 3.000 artisti sono stati invitati e quasi 400.000 visitatori sono attesi per questo evento, che durerà fino al 7 dicembre, per scoprire il meglio dell’arte africana e della diaspora attraverso centinaia di eventi culturali nell'”IN” e nell'”Off” che uniscono pittura, scultura , design, installazioni sonore e musicali, performance ma anche dibattiti.
Un totale di 58 artisti provenienti dall’Africa e dalla diaspora, compreso il Marocco, sono stati selezionati per l’Esposizione Internazionale, ospitata nell’ex Palazzo di Giustizia della capitale senegalese.
Sotto la direzione artistica di Salimata Diop, critico d’arte e curatore di mostre, la Biennale di Dakar, creata nel 1992 e collocata quest’anno sotto il tema “The wake, L’éveil, le sillage, Xall wi”, mette in risalto gli Stati Uniti e il Capo Verde.
L’evento è stato aperto giovedì dal presidente senegalese, Bassirou Diomaye Faye, che ha reso un vibrante omaggio “agli artisti defunti che hanno lasciato il loro segno indelebile nell’organizzazione della Biennale d’Arte Africana Contemporanea”.
In questa occasione, Bassirou Faye ha consegnato il Grand Prix Léopold Sédar Senghor alla grafica martinicana Agnès Brézéphin.
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