È uno dei festival francesi più famosi e attira ogni anno decine di migliaia di persone da tutto il mondo. L’Hellfest lascerà presto Clisson, nella Loira Atlantica? Il dubbio è lecito dopo le recenti dichiarazioni del suo direttore con i nostri colleghi dell’Ovest della Francia. Ben Barbaud minaccia di spostare l’evento se l’agglomerato “Clisson Sèvre et Maine” non partecipa finanziariamente ai lavori intrapresi per la gestione delle acque reflue. “Vorremmo solo avere qualcosa di meglio di una rete igienico-sanitaria prevista per un villaggio di cinque case” dichiara il fondatore del festival metal prima di aggiungere: “Continuare a prenderci per una vacca da mungere, mentre si viene a godersi un bicchiere di Muscadet al festival, non è più accettabile”. Lui denuncia una mancanza di riconoscimento et”una mancanza di coraggio politico“.
“Non ha motivo di andarsene”
A Clisson e nelle comunità circostanti, diversi residenti incontrati credono che questa gita sia vera una trovata comunicativa e che il festival non se ne andrà mai. “È una bufala fare un po’ di pressione sulla città e cercare di recuperare un po’ di soldi per finanziare il suo progetto.” dichiara ad esempio Frédéric. “Non ha motivo di andarsene e non credo che possa trovare un posto diverso da Clisson per il suo festival.“
Queste dichiarazioni del regista non erano in nessun caso non necessario, aggiunge Valérien, frequentatore abituale del festival da 10 anni. “Sono rimasto un po’ sorpreso quando l’ho saputo, soprattutto considerando l’investimento che ha appena fatto per il futuro bar che dovrebbe aprire. Non capisco queste minacce e non vedo il motivo di mostrarle in questo modo sui media e non ne vedo il motivo.“
Il trasferimento sarebbe un “duro colpo” per molti residenti
Come frequentatore del festival, Valérien ovviamente vuole che l’Hellfest rimanga a Clisson. Stessa voglia da parte di Christiane, 73 anni. Lei non ci va, ma non importa, secondo lei la comunità ha bisogno dell’evento. “Fa parte della vita ed è vero che se si fermasse e lui se ne andasse sarebbe un duro colpo e non è desiderabile. La musica non è il mio stile, ma l’atmosfera è fantastica“.
Economicamente il festival è molto importanteaggiunge Emmanuel: “durante la settimana dell’Hellfest, possiamo vedere chiaramente che la città di Clisson fornisce da vivere ai commercianti. Quindi sì, sarebbe una perdita per tutti.“Per ridurre le tensioni, Olivier invita quindi ad un dialogo tra gli attori e, secondo lui,”Dovrebbero sedersi attorno al tavolo e pensare insieme invece di restare ciascuno per conto proprio.Qualunque cosa accada, alcuni residenti ci tengono a ricordarcelo: Clisson ha altre risorse ed esisterà anche senza il festival.
Il sindaco di Clisson invita a “sedersi attorno al tavolo”
Da parte sua, Laurence Luneau, sindaco di Clisson ed eletto nell’agglomeratovuole essere aperto alla discussione e cerca di calmare il dibattito. “Capisco l’onere finanziario che si sostiene, legato in particolare a tutti questi teloni di stoccaggio e quindi all’evacuazione, però penso chiaramente che sedersi attorno al tavolo e discuterne seriamente e con calma sarà vantaggioso per tutti e questo è come emergeranno le soluzioni”. Il sindaco aggiunge però che”le scadenze devono inoltre essere organizzate in funzione dei vincoli propri dell’agglomerato e del contesto finanziario, che non è dei più ottimisti, visto che si profila la legge finanziaria.” Per quanto riguarda il tono offensivo di Ben Barbaud, Laurence Luneau ritiene che abbia “ha espresso la minaccia perché sicuramente era molto arrabbiato, ma lui è affezionato a Clisson e non credo che Ben lo sia a questo punto.” prima di concludere: “è la sua roccaforte e faremo di tutto affinché rimanga lì“.
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