È una pagina, anzi migliaia, quella che viene girata. Questo giovedì 7 novembre, François De Brigode, storico conduttore di “19:30” – l’equivalente del “telegiornale delle 20:00” in Belgio – ha presentato il suo ultimo numero su La Une, il canale della RTBF. È con un misto di umiltà ed emozione che l’emblematico giornalista della televisione belga si è congedato dal suo pubblico questo giovedì, prima di dare il via a un programma speciale, “Jeudi en Prime”, interamente dedicato al suo viaggio e ai suoi addii. Nathalie Maleux, collega e amica di lunga data, ha condotto questa edizione, chiedendo alla giornalista di togliersi le cuffie e di lasciarsi sorprendere dagli omaggi di colleghi, amici e persone care.
“Grazie per questi anni di risate, complicità, rigore”
In una sequenza ricca di ricordi, l’amministratore generale Jean-Paul Philippot e il direttore dell’informazione Jean-Pierre Jacqmin si sono alternati per rievocare i momenti salienti della carriera di François de Brigode. Testimonianze di colleghi, filmati d’archivio e microfoni da marciapiede hanno dipinto il ritratto di un giornalista apprezzato per la sua sincerità, il suo rigore, ma anche il suo umorismo e la sua modestia. “Grazie per questi anni di risate, complicità, rigore… È un cocktail a volte esplosivo che mi mancherà. Mi mancherai“, gli ha rivolto, non senza emozione, la sua aiutante Nathalie Maleux.
Per i telespettatori, François De Brigode resterà il volto emblematico del telegiornale della RTBF. Per 27 anni ha affascinato, informato e talvolta anche sorpreso. Tra i momenti memorabili della sua carriera, i media belgi ricordano in particolare la presentazione di “Bye Bye Belgium” nel 2006, un falso telegiornale che immaginava l’indipendenza delle Fiandre, che suscitò forti reazioni.
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Al termine di questa serata d’addio, François De Brigode ha espresso la sua gratitudine alle squadre della RTBF e ai suoi cari. “Non sono abituato a parlare della mia vita privata in onda, ma grazie alla mia compagna Marie e a mia figlia. (…) Penso questa sera anche ai miei due nipoti, hanno 6 e 4 anni, perché soprattutto auguro loro un mondo un po’ migliore di quello che a volte presentiamo“, ha confidato.
Il giornalista ha concluso il suo intervento con un tocco cinematografico, riferendosi al film”Buonanotte e buona fortuna”simbolo del giornalismo di qualità al quale rimane profondamente legato. Con il suo consueto senso di derisione, ha aggiunto: “E per una volta starò zitto“, prima di congedarsi. Sul set, l’intero team del JT si è poi riunito per un ultimo applauso. Se François De Brigode lascia il JT, resta comunque presente alla RTBF. Dal prossimo gennaio, sarà al timone di un nuovo programma culturale trasmesso in prima serata il venerdì sera su La Une. Un’occasione per riconnettersi con la sua passione per la cultura, esplorando nuovi orizzonti.
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