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prima del processo contro Pierre Palmade, una vittima parla dei suoi postumi

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Pierre Palmade sarà processato il 20 novembre per aver ferito tre persone nel febbraio 2023, mentre guidava dopo aver assunto farmaci.

Il 10 febbraio 2023, Pierre Palmade si è scontrato frontalmente con un’altra automobile, su una strada dipartimentale a Seine-Saint-Denis. Il comico allora guidava sotto l’effetto di stupefacenti. Sarà processato dal 20 novembre per aver ferito tre persone: Yuksel Yakut, suo figlio Devrim di sei anni e Mila, sua cognata incinta di sei mesi e mezzo.

A un anno e nove mesi dai fatti, per le vittime, i postumi sono ancora numerosi. “Ho un dolore così intenso che sono esausto e ho la sensazione che il mio cervello stia per esplodere”, confida Yuksel Yakut, alla guida del veicolo investito da Pierre Palmade, a TF1.

Trasportato in ospedale in gravi condizioni con prognosi in pericolo di vita: come gli altri due passeggeri ha dovuto sottoporsi a numerosi interventi chirurgici. “Sono stato operato allo stomaco, alle spalle, alle gambe, ai piedi. I medici mi hanno detto che avrei avuto dei postumi”, spiega, aggiungendo che non ha più “sensazioni a tre dita”.

E ha aggiunto: “Quando cammino, le chiazze che ho alle gambe mi provocano molto dolore. Anche per lavarmi e camminare devo chiedere aiuto ai miei cari”.

Pierre Palmade, dipendenze dal dramma

“Non so quale sarà il nostro futuro”

E Yuksel Yakut non è l’unico a subire le conseguenze dell’incidente. Suo figlio, che all’epoca aveva 6 anni, “non sta affatto bene”, spiega. “Non sopporta più il sole né il freddo” e “ha dovuto ripetere la lezione del CE1”, il suo insegnante descrive “attacchi di panico” e incapacità di concentrazione.

“Non so come sarà il nostro futuro per me e mio figlio. Potrò lavorare di nuovo un giorno, rimarrò in questo stato, non lo so”, si chiede l’uomo di 38 anni.

Pierre Palmade comparirà in tribunale per lesioni involontarie, a partire da mercoledì prossimo, 20 novembre. Rischia fino a 14 anni di carcere e 200mila euro di multa. “Ha trasformato le nostre vite in un inferno”, conclude Yuksel Yakut su TF1. “Voglio solo una cosa: che paghi per quello che ha fatto”.

Lucia Vallese Giornalista BFMTV

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