Dal 14 novembre al 20 dicembre, il terzo posto di Pingpong le Toit de Millau ospita la mostra Larzac del fotografo Philémon d’Andurain, uno sguardo unico e sensibile sull’eredità del Larzac contemporaneo.
Il 28 ottobre 1971, Michel Debré, allora ministro della Difesa nazionale, annunciò il progetto di ampliamento del campo militare del Larzac. Nacque allora una lotta contro questa espansione che durò 10 anni fino all’elezione presidenziale di François Mitterrand nel 1981, che abbandonò il progetto.
Dalle necessità di questa lotta sono emerse un gran numero di organizzazioni collettive. La storia inizia con “i 103”, i contadini presi di mira dagli espropri per ampliare il campo. Strumenti e riflessioni collettive immagineranno poi un altro sistema di gestione dei territori interessati: GFA, CUMA, SCTL… A loro si uniranno presto attivisti (pacifisti, occitanisti, sindacalisti, ecc.) provenienti da contesti diversi ma animati dallo stesso speranze. Lungi dall’essere facili, questi strumenti richiedono un grande coinvolgimento personale, costituito da numerose negoziazioni e talvolta disaccordi.
Cinquant’anni dopo, che ne è stato di questi pionieri della riorganizzazione umana e agricola delle terre del Larzac? Come continuano a funzionare questi strumenti collettivi? Chi sono le nuove generazioni che vengono a stabilirsi in queste aziende agricole dove la terra, le attrezzature agricole, le cure veterinarie, la lavorazione del formaggio e la commercializzazione dei prodotti sono gestiti collettivamente? Il fotografo Philémon d’Andurain è andato loro incontro per testimoniare la continuazione di questa strutturazione, divenuta esemplare.
L’inaugurazione della mostra avrà luogo giovedì 14 novembre alle 19, alla presenza di Philémon d’Andurain.
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