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Il suicidio tra i contadini è dibattuto al cinema

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“L’agricoltura e il rischio di suicidio” è il tema della serata dibattito che seguirà la messa in onda del film “Nel nome della terra” di Édouard Bergeon questo giovedì 14 novembre al cinema Zoétrope di Blaye. Questa serata gratuita è organizzata nell’ambito del Progetto di prevenzione del rischio suicidario con numerosi partner, tra cui il Contratto socio-sanitario dell’Alta Gironda, l’associazione Rénovation e l’Agenzia regionale della sanità.

Questo film racconta la storia di un contadino che rileva l’azienda agricola del padre, fa ingenti investimenti e, non riuscendo a ripagare i suoi prestiti, affonda gradualmente. Al film seguirà un dibattito e un momento di confronto con numerosi relatori. Tra questi, Ségolène Brochard, psicologa specializzata in materia e referente per la prevenzione del suicidio nel settore. “Le cause del suicidio sono sempre multifattoriali”, dice, “non è per questo o per quello, ma basta un fattore scatenante per spezzare la schiena del cammello, non è mai una sola causa a causare il suicidio. »

Sono gli uomini tra i 45 ei 55 anni e gli over 75 i più colpiti da questa piaga. Hanno a disposizione mezzi letali, armi, prodotti chimici e possono realizzare i loro impulsi. Per Véronique Lardière, dell’associazione Solidarité Paysans, “oggi l’isolamento, la rabbia, la divisione, l’infelicità e una grande sofferenza si sono insediati nelle nostre campagne e nel settore vitivinicolo”. Lei sottolinea “tra l’altro l’accumulo di oneri finanziari, nonché l’inflazione delle materie prime […] che non permette il finanziamento del personale e provoca stanchezza e depressione”.

In questo contesto, per individuare i rischi di suicidio, l’associazione Rénovation offre una formazione “Sentinel” per individuare i rischi di suicidio. La prima fase, che dura due giorni, «lotta contro le idee preconcette legate al suicidio», spiega, «sviluppa il concetto di empatia, parla del concetto di sofferenza psicologica, sapere cosa vedremo, cos’è una fase suicidaria e come trasmettere le informazioni?

Formazione

Per il grande pubblico, Ségolène Brochard offre formazione, ad esempio, alle banche o ai dipendenti della Mutualité sociale agricole. Altri corsi di formazione sono rivolti maggiormente agli operatori sanitari. Il programma “Papageno” mira a “lottare contro il contagio dei suicidi” evitando, per i media, di divulgare il modus operandi del suicidio ed evitando ogni rischio che il pubblico si identifichi con esso, per evitare un “effetto Werther” che prende il nome da questo eroe Il romanzo di Goethe, che si suicida e provoca un’ondata di suicidi tra i lettori. I numeri telefonici gratuiti sono disponibili 24 ore su 24: 112 per le emergenze, 15 per Samu e 3114, il numero nazionale per la prevenzione dei suicidi.

gli ospiti

Dopo la visione del film è previsto un dibattito con il pubblico. Sarà moderato da Ségolène Brochard, psicologa dell’associazione Rénovation, Marie Rimbaud, psicologa e presidente dell’associazione Éducation et parole SOS suicidio Phénix Bordeaux, Mélissa Mathé coordinatrice del contratto sanitario locale dell’Alta Gironda, Michel Roux presidente di Solidarité paysans , Véronique Lardière volontario di Solidarité paysans, Estellle Dargent, coordinatrice infermiera del GCS salute mentale e il dottor Florian Giron, coordinatore medico del 3114.

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