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In una fattoria di Soulce, gli spettatori alla ricerca dei lupi

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È stata un’esperienza riuscita quella di questo secondo appuntamento del “Doc Month” che ha registrato il tutto esaurito. Sulle alture di Soulce, in mezzo alla foresta, senza reti internet, il posto è insolito. “La Métairie era una scelta ovvia per la proiezione di questo film, poiché ci immerge direttamente nella storia”, assicura Sylvie André, direttrice di Galactica Production, che gestisce il festival.
Atmosfera rustica
Sul sito, almeno duecento piccole lampade accolgono i visitatori e li guidano verso la casa di Jean-Daniel Voirol. All’interno, l’atmosfera rustica e il fuoco della stufa fanno da cornice. Il film di Tanguy Dumortier e Olivier Larrey rientra tra le sei serate “esperienziali” proposte da Mois du doc, precisa l’organizzatore. Strettamente strette in una stanza piccola e calda, una trentina di persone, provenienti da Losanna, Neuchâtel e perfino dall’Ajoie, aspettano la messa in onda del documentario.
La storia racconta dell’osservazione di due artisti da qualche parte nelle terre spopolate tra Finlandia e Russia. Yves dipinge acquerelli di tutto ciò che vede mentre Olivier lo fotografa. Tutti scrutano pazientemente l’esterno aspettando di vedere apparire un branco di lupi. Dall’inverno all’autunno rimangono praticamente immobili e silenziosi per settimane. La pazienza è essenziale per ammirare il territorio dei lupi. Sequenza dopo sequenza, sullo schermo appaiono immagini sorprendenti dei lupi. Stupefatti, gli spettatori restano incollati al film. “Sono impressionato dalla loro pazienza”, ha commentato una persona. Sicuramente l’idea di questa serata era quella di vivere un’esperienza diversa. «Dopo San Martino, venerdì sera, questa pausa meditativa è stata gradita», scivola un altro partecipante. Sfida riuscita!

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