Gérard Jugnot è tornato alla morte del suo compagno di Splendid, Michel Blanc, evocando la memoria di “Mich-Mich”, gli omaggi e il loro ultimo progetto comune.
Dopo lacrime e lutti, la vita torna alla normalità per i membri della troupe Splendid, un mese dopo la morte di Michel Blanc. Gérard Jugnot, uno dei primi a reagire alla morte del suo compagno, si prepara a tornare sugli schermi con il film “Saremmo dovuti andare in Grecia”, in uscita il 13 novembre. Invitato in radio e tv per promuoverlo, l’attore ha colto l’occasione per rievocare il ricordo dell’amico, conosciuto sui banchi del college.
“L’ho conosciuto in quarta elementare, era da un po’ che non ci vedevamo molto. […] ma quando ci siamo rivisti, come per la copertina di Paris Match, abbiamo riso come degli scemi ! » ha ricordato Gérard Jugnot al microfono di Bernard Montiel su RFM. L’attore ha parlato anche del suo difficile lutto, a un mese dalla morte dell’interprete di Jean-Claude Duss, avvenuta il 3 ottobre. “Sono cinquant’anni di amicizia… che dire… se non che è un po’ presto…” dichiarò emozionato.
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Confidenze ripetute questo sabato 9 novembre sul set di “C l’hebdo” in onda su France 5, dove Gérard Jugnot è tornato anche sulle circostanze in cui ha appreso della morte del suo compagno. “Sono Josiane [Balasko] che mi aveva chiamato… Avevamo seguito le avventure dei suoi molteplici infarti, e la sera se n’era andato” – ha ricordato, aggiungendo di aver ricevuto il fatidico messaggio mentre usciva dalla proiezione di un film, la cui ironia sarebbe stata incentrata sul lutto.
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Un ultimo progetto alle sette
Un’altra rivelazione di Gérard Jugnot durante la sua maratona promozionale: l’annuncio di un progetto finale comune realizzato dai sette membri della troupe Splendid. Interrogato su France 2 nel programma “Télématin” del 7 novembre, l’attore ha rivelato che “c’è un libro che sta per uscire. Questo è molto importante. È stata l’ultima cosa a cui ha partecipato. »
Il libro, che sarà pubblicato a fine novembre, riunirà tutte le vecchie foto di Josiane Balasko, Marie-Anne Chazel, Bruno Moynot, Christian Clavier, Gérard Jugnot, Michel Blanc e Thierry Lhermitte. Proprio quest’ultimo è all’origine di questo progetto comune, i cui profitti saranno devoluti alla ricerca medica.
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“Tutti hanno risposto alle loro foto ed è un libro davvero meraviglioso che trovo molto bello”, ha spiegato Gérard Jugnot prima di rispondere a una domanda sugli omaggi resi al suo ex compagno, dicendo che non gli è piaciuto tutto.
“C’era solo una piccola cosa che mi dava fastidio, ovvero che parlavamo molto di Jean-Claude Dusse, Jean-Claude Dusse che era davvero una sua creazione, è stato lui a scriverlo, a costruirlo. Lo presumeva, ma ha fatto molte altre cose, molto più profonde e culturali”, si è lamentato Gérard Jugnot, visibilmente poco incline a cantare “quando ti rivedrò?” » nella chiesa di St-Eustache.
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