Il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Saint-Étienne (MAMC), che ospita la seconda collezione francese più grande del quartiere dopo il Centre Pompidou, ha riaperto i battenti questo sabato 9 novembre dopo un anno e mezzo di lavori.
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Il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Saint-Etienne si è rinnovato. L’opera di Jean-Pierre Raynaud accoglie nuovamente il pubblico, 20 anni dopo la sua scomparsa, murata dall’ex curatore. Una riscoperta simbolica.
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Il Museo d’Arte Moderna di Saint-Étienne ha riaperto i battenti questo sabato 9 novembre dopo un anno e mezzo di lavori.
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©Francia tv
Inaugurato nel 1987 e progettato dall’architetto Didier Guichard come un parallelepipedo vestito di ceramica nera (un omaggio al legame storico tra la città e l’industria del carbone), il MAMC di Saint-Étienne ha appena beneficiato di una prima grande ristrutturazione costata cinque milioni
euro.
Al MAMC, il nuovo percorso pedonale è adesso “più intuitivo per il visitatore”riassume Aurélie Voltz, direttrice del museo dal 2017. Le opere esposte beneficiano anche di una migliore illuminazione installata nelle sale. “Una nuova offerta di mediazione più inclusiva per il nostro pubblico, per i bambini e le famiglie“, ora viene offerto anche lì, spiega. “L’arte e la sofrologia, l’arte e lo yoga, per esempio, possono incontrarsi lì.”
L’edificio con 3.000 metri quadrati di spazio espositivo è rinomato per le sue collezioni di arte minimalista americana, personaggi della Pop Art come Andy Warhol e rappresentanti del movimento artistico Supports/Surfaces come Claude Viallat o Louis Cane.
Tra le 140 opere “non formato” presentate da sabato c’è “Fladrine”, dell’artista americano Frank Stella, un big della scena artistica newyorkese. Questo dipinto del 1994, dai colori vivaci e dalla grafica ispirata al cubismo di Pablo Picasso, misura più di 7,30 metri di lunghezza. Lo è “uno dei tre risultati che il museo ha” di questo rappresentante del movimento massimalista, indica il regista. Il Museo Saint-Etienne lo ha acquisito nel 1998.
La collezione del MAMC ospita anche arte antica, oltre a un’ampia collezione di oggetti di design, in particolare arte domestica e design industriale, tra cui creazioni di Charlotte Perriand e Le Corbusier.
Per offrire uno spazio espositivo all’altezza dei 23.000 pezzi di una collezione che cresce attraverso acquisizioni e donazioni, parte delle quali viaggia per il mondo con “circa 500 prestiti all’anno”, sottolinea Aurélie Voltz, è previsto un progetto di ampliamento del museo.
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