Pubblicato il 08/11/2024 23:56
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All’origine di due dei più grandi marchi di sneaker della storia ci sono Rudolf e Adolf Dassler, due fratelli e imprenditori tedeschi che la storia avrà separato. Uno sguardo indietro a uno dei litigi più famosi del settore.
Nella serie dei fratelli in difficoltà, i fratelli Dassler sono tra i meno conosciuti al grande pubblico. Sono però all’origine di un’invenzione che rivoluzionerà lo sport. Per comprendere la loro storia dobbiamo risalire agli inizi del XX secolo. Le prime scarpe sportive, all’inizio del XX secolo, erano ben lungi dall’essere adatte ai movimenti degli atleti. Suola in legno, punta in metallo… Le scarpe da competizione erano rigide e molto poco pratiche. In Baviera i fratelli Dassler, appassionati di sport, decidono di cambiare la situazione.
Rudolf e Adolf Dassler, soprannominati “Adie” e “Rudie”, hanno due anni di differenza e condividono un grande legame. Il padre è impiegato in un’azienda che produce scarpe. Adolf Dassler ebbe quindi l’idea di realizzare le proprie scarpe sportive con scarti di tessuto e scarti di scarpe militari. Si realizzava un modello in pelle, meno rigido delle scarpe in commercio all’epoca. Suo fratello Rodolfo metterà a frutto il suo talento oratorio per la vendita. I due uomini hanno creato la loro attività.
I Giochi Olimpici di Berlino del 1936 le hanno portate al rango di primo riferimento nel campo delle scarpe sportive. Ma la seconda guerra mondiale creerà un divario tra i due fratelli, che alla fine li separerà. Ognuno fonderà il proprio marchio: “Adidas” per “Adi” Dassler, che rinomina la fabbrica iniziale, e “Puma” per Rudolf Dassler.
Guarda il rapporto completo nel video qui sopra.
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