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“Non aspettavamo che i wokisti avessero un nero a Les Inconnus!”: la reazione di Didier Bourdon alle elezioni presidenziali americane

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L’opportunità, dopo le elezioni presidenziali che hanno tenuto con il fiato sospeso l’intero pianeta questa settimana, di scoprire se Didier Bourdon non si vedrà un giorno entrare in politica? “No, affatto ribatte l’attore 65enne. È un altro lavoro. Diciamo che la politica è come il bagno con il wc: non è il posto che visiti per primo ma è necessario in un appartamento (sorriso) ! È una metafora di ciò che vale”. E ha aggiunto: “Nemmeno a me piace criticare i politici. Perché è necessario. Già, nella nostra professione, a volte dobbiamo lavorare insieme…”

“Se Trump fosse stato Hitler, penso che lo avremmo saputo durante i suoi quattro anni in carica”

Tuttavia, gli artisti hanno una voce che viene ascoltata. “Sì, è vero. Ma non mi piace molto chi esagera. Questa è la parte: fai quello che dico, non quello che faccio. Sono un po’ diffidente a riguardo. Io sono uno dei privilegiati, quindi non mi permetto di dire cose… D’altronde a Les Inconnus siamo sempre stati così. Eravamo a destra quando il governo era a sinistra e viceversa. Parliamo di equilibrio, da misurare. Perché gli uomini sono uomini. Non appena hanno troppo potere, anche se all’inizio vengono messi in imbarazzo, possono perdere un po’ le loro biglie.”

La rielezione di Trump lo spaventerebbe allora? “No, a prima vista. L’unico piccolo problema è che rischia di avere la Camera e se ce l’ha… Perché il presidente americano ha molto meno potere che in Francia. Successivamente fu già presidente per quattro anni. Ancora una volta può svilupparsi male… Ma se fosse stato Hitler, penso che lo avremmo saputo durante i quattro anni del suo ultimo mandato. Ciò che temo di un ragazzo come lui è che non dovrebbe diventare rimbambito e circondarsi di idioti. Ma per ora è in ottima forma”.

E per concludere con la sua analisi personale: “In ogni caso, io, come comico di sinistra, o almeno popolare, cosa vedo degli Stati Uniti? È blu dove è ricco ed è rosso dove è povero. Possiamo farci una domanda, come ha detto stamattina Benny Sanders, pensiamo comunque un po’ anche alle piccole persone. Cioè essere ricchi ed essere di sinistra sì, ma è un po’ facile. Ecco perché, nel mio lavoro, mi piace fare cose popolari. Perché semplicemente essere elitari e dire ‘ti penso’: no. Non dovresti prendere le persone per idiote. Faccio cose taglienti come Daron e più popolare, senza prendere le persone per idiote. Cosa abbiamo fatto con Les Inconnus d’ailleurs. Non essere di 5° grado e dire che sei vicino alla gente. Negli schizzi ci prendevamo in giro tutto. Non abbiamo aspettato che i Wokisti avessero un Nero nella band (sorriso) !”.

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