Un venerabile centenario
Secondo il suo nuovo proprietario, Jean-Marc Dumontet, la sala Gaveau, aperta nel 1907 in 8e Sarebbe un quartiere parigino rinomato per la sua programmazione di musica classica “hanno bisogno di una nuova prospettiva di vita”, quello da “modernità”. Il produttore, già proprietario di cinque teatri nella capitale, noto per monitorare le carriere dei comici Alex Lutz, Nicolas Canteloup e Panayotis Pascot, ha acquistato i locali in ottobre per 8 milioni di euro. Intende diversificare l’offerta, offrendo “concerti acustici di headliner, uno contro uno e commedie”ha spiegato a Figaro. Vuole anche, allo stesso tempo, rifare la facciata dell’edificio, classificato come monumento storico.
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Un po’ di musica di Sarkozy
Gli amanti della musica classica dell’ovest di Parigi non sono gli unici ad affollare la sala Gaveau. Anche quelli di Nicolas Sarkozy – a volte sono gli stessi – hanno le loro abitudini lì. Una volta eletto presidente dell’UMP nel 2004, l’aspirante candidato all’Eliseo riuniva infatti ogni mese i nuovi attivisti del suo partito, il cui afflusso avrebbe testimoniato l’inevitabilità della sua imminente vittoria. L’opportunità di affermarsi regolarmente affrontandoli la sua volontà «rottura» con Jacques Chirac. Tre anni dopo, il 6 maggio 2007, pronunciò dalla Sala Gaveau il suo primo discorso da Presidente della Repubblica, rallegrandosi del fatto che “I francesi ce l’hanno[it] scelto di rompere con le idee, le abitudini e i comportamenti del passato”.
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Una partizione di destra
Prima di Nicolas Sarkozy, la sala Gaveau è stata teatro di altri incontri politici, soprattutto di destra. Nel 1958, l’Associazione dei Combattenti dell’Unione Francese, favorevole al mantenimento dell’Algeria nell’ovile coloniale, vi convocò la sua assemblea generale e difese l’Algeria “una Francia rigenerata, una Francia pulita”, alimentando così la sua reputazione faziosa. Venticinque anni dopo, nel 1983, l’Unione della Gioventù per il Progresso, movimento gollista vicino all’RPR, organizzò una “partito di opposizione” a François Mitterrand e “l’incompetenza, l’incoerenza e il settarismo del potere social-comunista”. Un registro molto diverso da quelli del Grande Oriente di Francia e della Grande Loggia Femminile di Francia, due obbedienze massoniche che vi hanno tenuto anche conferenze.
Una vecchia vetrina di pianoforte
Con i suoi mille posti, il suo maestoso (ma inutilizzabile) organo e la sua acustica considerata la migliore di Parigi, la Salle Gaveau ha ospitato anche serate di gala e concerti a sostegno dei soldati francesi e dei feriti delle due guerre mondiali che hanno dilaniato il XX secolo .e secolo.
Il pubblico attraversava poi la sala, dove erano esposti i pianoforti venduti da Etienne Gaveau, che sponsorizzò la costruzione della sala, che avrebbero dovuto fungere da vetrina. Uno scopo ormai dimenticato, parte di questi spazi sono stati riconvertiti in sale riunioni.
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