Ormai cominciamo ad abituarci: ad ogni nuova stagione, l’Opera di Bordeaux presenta uno spettacolo interno al 100%, con le proprie scene e costumi, e la sua troupe di cantanti permanenti. Dopo “Porgy and Bess” (Gershwin) e “Treemonisha” (Scott Joplin), il coro dell’Opéra national de Bordeaux si prepara ad affrontare la partitura di un’altra celebrità della storia della musica: il compositore italiano Nino Rota. “L’incredibile successo delle sue colonne sonore (“Il Padrino”, “La Strada”, “Il Gattopardo”, ecc.) ha in qualche modo eclissato il resto della sua musica. Ma è un importante compositore classico, che ha scritto musica da camera, musica sacra e 11 opere! » dice Salvatore Caputo, direttore del coro dell’Opera di Bordeaux.
Ma dov’è il cappello?
“Il Cappello di paglia di Firenze”, opera creata nel 1955, è una commedia fulminea in cinque atti, adattata da un’opera teatrale di Eugène Labiche: “Un Cappello di Paglia dall’Italia”. Una giornata pazzesca piena di incomprensioni e gag. “Lo spettacolo scorre in un’ora e un quarto a un ritmo vertiginoso. È una vera delizia e un’ottima prima opera per persone che non sarebbero mai venute all’auditorium”, consiglia Salvatore Caputo.
È vero che il connubio tra un’opera francese e il suo adattamento all’opera italiana ha sempre funzionato bene: “Le Voyage à Reims” di Rossini tratto da un’opera di Madame de Staël, o in un altro genere la famosa “Traviata” ispirata a “ La Signora delle Camelie” di Dumas figlio. “”Il Cappello di paglia di Firenze” è l’unione dell’umorismo francese con le sue venature comiche un po’ assurde e della verve italiana che produce musica vivace, leggera e divertente”, commenta Salvatore Caputo. Un mix esplosivo da scoprire per tre serate di una produzione “made in Bordeaux” che porta un po’ di sole italiano nel grigiore di novembre!
Bordeaux. “La Paglia di Firenze”, dal 7 al 9 novembre, alle 20, all’Auditorium, da 10 a 40 euro. Prenotazioni su opera-bordeaux.com
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