Ogni settimana va in ospedale a cantare con i malati terminali o affetti da cancro. Durante ogni visita incontra una decina di pazienti nei reparti di cure palliative ed emato-oncologici. Trascorre circa trenta minuti in ogni stanza.
Un mercoledì mattina va a trovare Laurentia Provençal, ricoverata in cure palliative. Questa è la seconda volta che la incontra e, ovviamente, era attesa.
Ho pensato a te tutta la settimana
disse tutta sorridente al musicista.
Véronique si sistema, chiacchiera un po’ e comincia a cantare Porta un po’ di sole nelle nostre vitedi Gilles Valiquette. La canzone è appena iniziata che Mme Provençal comincia a canticchiare con lei le parole. Questi pochi minuti di musica la catapultano improvvisamente nella sua giovinezza, ricordi che ci racconta con aria maliziosa.
Ero nei bar tutto il tempo. Il bar western a Lauzon… Ho aperto la discoteca a Sainte-Marie. Ho fatto la fiera, ma sono felice. Non rimpiango nulla del mio passato
disse malinconicamente.
Quando è venuta la settimana scorsa, stavo piangendo, è stato terribile. Perché qui pensavo che non ne avremmo avuti [de la musique]. Alla fine, ce l’abbiamo. Mi sembra di vivere di nuovo [l’époque] dal bar, ancora. Se tutti avessero la musica, dimenticherebbero di essere malati.
Si dice spesso che l’arte sia un incubatore di emozioni. Le visite settimanali della cantante turca portano visibilmente un sorriso non solo ai pazienti ma anche al personale. È tangibile nei corridoi.
Julia Weinmann lavora da sette mesi all’Hôtel-Dieu de Québec come assistente beneficiaria. Nota la differenza nel comportamento dei pazienti dopo le visite del musicista.
C’è molta ansia e paura. Spesso la musica può alleviare questo stress. Vediamo i volti dei pazienti trasformarsi. Dopo è più tranquillo. Véronique, quando è lì, ha davvero il suo posto di badante
dichiara.
Questa assistente beneficiaria lavorava in un ospedale in Francia ed è rimasta sorpresa quando ha assistito a questo tipo di iniziativa in Quebec.
Non ce n’era nessuno [de la musique] nell’ospedale dove mi trovavo. Qui è davvero molto interessante tutto quello che fanno per il conforto dei pazienti e delle famiglie, al di là delle cure fisiche.
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