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Inaugurazione del Festival Atlantico dell’Andalusia a Essaouira

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Questa cerimonia è stata arricchita dalla presenza del Consigliere di Sua Maestà il Re e Presidente fondatore dell’Associazione Essaouira-Mogador, André Azoulay, del governatore della provincia di Essaouira, Adil El Maliki, del sindaco di Essaouira, Tarik Ottmani, dell’Ambasciatore degli Stati Uniti in Marocco, Puneet Talwar, l’ambasciatore svizzero in Marocco, Valentin Zellweger, nonché altre eminenti personalità marocchine e straniere di varia provenienza.
In un discorso di apertura, il segretario generale dell’Associazione Essaouira-Mogador, Kaoutar Chakir Benamara, ha accolto con favore il tanto atteso ritorno del Festival Atlantico Andaluso, concepito come uno spazio di riunioni poste sotto il segno della condivisione, della convivialità e del vivere insieme.

“In un mondo segnato da tensioni e crisi, questa edizione vuole essere un invito ad abbracciare la via dell’arte, della tolleranza e della fraternità”, ha sottolineato, precisando che la programmazione di quest’anno, intrisa di questo spirito, offrirà al pubblico tre giorni di un viaggio musicale dove le identità si intersecano, scoprono e trascendono, celebrando così l’essenza stessa della diversità culturale.

Sul palco principale allestito nel palazzetto dello sport di Essaouira, l’Orchestra Rawafid di Tangeri, vero gioiello della scena musicale andalusa marocchina, ha aperto le danze, sotto la direzione del Maestro Omar Metioui, con una suggestiva interpretazione del “Touichia Btayhi Al istihlal”, un brano introduttivo ricco di ricchezza e profondità che ha affascinato il pubblico fin dalle prime note, stabilendo così un intimo legame tra gli artisti e gli amanti della musica presenti.

Continuando questo affascinante viaggio musicale, l’orchestra ha poi proseguito con diversi brani che illustrano meravigliosamente la complessità e la bellezza delle composizioni andaluse, immergendo il pubblico in un universo sonoro ricco di emozioni e sottigliezze. Ogni brano, eseguito con innegabile virtuosismo, ha messo in risalto le sottigliezze delle diverse “noubas”, evidenziando arrangiamenti raffinati e improvvisazioni abbaglianti che hanno suscitato reazioni appassionate da parte del pubblico.
Per l’occasione, artisti come Salah Eddine Mesbah, Omar Jaydi e Marc Marciano sono stati invitati a salire sul palco, offrendo un lavoro musicale sofisticato, in un’audace collaborazione tra generazioni che ha messo in luce lo splendore della “Matrouz” nazionale, questa tradizione musicale marocchina. mescolando armoniosamente la poesia araba ed ebraica.

La serata è proseguita con un’accattivante seconda parte, durante la quale Leonor Leal, artista dal carisma irresistibile, ha acceso il palco con un’interpretazione rivisitata del flamenco nello stile di Essaouira. Con energia contagiosa, l’artista spagnolo, supportato da musicisti di talento, ha fuso elementi classici e contemporanei per offrire uno spettacolo dinamico che ha trasportato il pubblico in un vortice di passione ed emozione. Per chiudere questa memorabile serata inaugurale, Omar Metioui, Leonor Leal e i loro musicisti, hanno unito i loro talenti per offrire uno spettacolo abbagliante, mescolando suoni andalusi e flamenco in un’armonia singolare.

Questa collaborazione senza precedenti è stata il culmine di una serata ricca di emozioni, che ha celebrato la diversità artistica e rafforzato i legami tra le tradizioni musicali del Marocco e della Spagna. Il maestro Omar Metioui si è detto felice della calorosa accoglienza del pubblico e dell’energia palpabile che regnava nella sala, sottolineando l’importanza di questo festival come spazio di dialogo e condivisione culturale, che consente ad artisti di diverse origini di incontrarsi attorno alla musica andalusa. . “È un onore partecipare a questa celebrazione della diversità artistica e della ricchezza del nostro patrimonio”, ha aggiunto, sottolineando che questi momenti di comunione musicale sono essenziali per rafforzare i legami tra le culture e promuovere un messaggio di pace e tolleranza.

Da parte sua, il direttore artistico del festival, Abdessalam Khaloufi, ha sottolineato che questa serata inaugurale incarna perfettamente la missione del festival, che è quella di promuovere la musica andalusa incoraggiando gli scambi culturali tra artisti marocchini e internazionali. “Abbiamo ancora molto da scoprire e da celebrare e sono convinto che il pubblico sarà deliziato dalle sorprese che ci aspettano”, ha proseguito.

Per la sua 19a edizione, più di cento musicisti, cantanti e ballerini si riuniranno per offrire un programma ricco e vario, che spazia dai concerti tradizionali alle rappresentazioni contemporanee, mettendo in risalto l’eccezionale diversità della musica andalusa.
(Con MAPPA)

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