Questo lungometraggio ci immerge la storia di Chaibaun artista popolare che interpreta El Watra. In fuga dalla siccità e dalla povertà del suo ambiente rurale, Chaiba, accompagnato dalla moglie e dal figlio, si dirige verso la città. Lì spera di trovare rifugio e sostegno da suo cugino Mhrish, che però si ritrova coinvolto in attività criminali a Casablanca. Questa scelta lo catapulta in un vortice di difficoltà, portando alla disintegrazione della sua famiglia e mettendo in luce le crudeli sfide dei quartieri degradati dove solo i più forti possono sopravvivere.
Attraverso il viaggio di Chaiba, “Al Watra” mette in luce la vulnerabilità degli esseri umani di fronte a un ambiente dominato dalla povertà. Affronta anche la perdita di orientamento e l’isolamento che possono sperimentare coloro che, come Chaiba, si ritrovano intrappolati in un mondo che è al di là di loro.
Esplora anche la perdita di orientamento e il senso di isolamento vissuti da Chaiba e dai suoi coetanei che si ritrovano intrappolati in un universo gestito dalla legge della giungla. Il pubblico presente alla proiezione ha apprezzato l’integrazione della musica marocchina e del canto popolare nella narrazione del film “Al Watra”, in modo fluido e appropriato.
Il ruolo di Chaiba, interpretato da Serghini, è particolarmente suggestivo. “Riesce a immergerci nel mondo del musicista popolare e del contadino, descrivendo personaggi della realtà quotidiana dei marocchini in modo commovente”, sottolinea uno spettatore.
“Al Watra” riunisce anche Sahar Seddiki, Tarik Boukhari, Ilham Karaoui, Karim Boulman e altri.
Questo lungometraggio non è solo un film sulla lotta per la sopravvivenza; è un inno alla cultura popolare marocchina.
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