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Basilea voterà sul credito dell’Eurovisione dopo il referendum dell’UDF – rts.ch

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Il 24 novembre si voterà sul credito di 37,5 milioni di franchi per l’organizzazione dell’Eurovision Song Contest (ESC). Sabato l’Unione Federale Democratica (UDF) ha depositato le firme per il referendum in tal senso.

Il testo ha raccolto 4.203 firme, mentre ne sono necessarie 2.000 per la sua riuscita. Le firme dovranno ancora essere autenticate dalla Cancelleria di Stato.

Il partito afferma di non avere nulla contro la musica, né contro l’orientamento sessuale dei partecipanti. Ma l’ESC ha poco a che fare con uno spettacolo musicale, anzi è molto carico politicamente e ideologicamente.

>> Rileggi: L’UDF lancia un referendum contro i fondi di Basilea per l’Eurovisione

Il presidente dell’UDF Daniel Frischknecht ha citato come esempi le minacce antisemite contro il partecipante israeliano o la performance giudicata “satanista” dell’irlandese Bambi Thug durante l’ultima edizione a Malmö. Quest’ultima si è presentata apertamente come una “strega praticante”, mentre all’Esercito svizzero della Salvezza nel 2013 è stato vietato di esibirsi in un contesto cristiano, critica l’UDF.

Un rifiuto comporterebbe un ridimensionamento

Se i basilesi votassero contro il contributo finanziario della città, l’ESC dovrebbe essere notevolmente ridimensionato, ha dichiarato a Keystone-ATS il portavoce della SSR Edi Estermann. “L’evento si ridurrebbe ad un grande spettacolo televisivo il sabato sera, senza eventi collaterali e quindi ovviamente con molta meno creazione di valore per la città”.

Come è consuetudine nei contratti, nell’accordo con Basilea sono state definite le eventuali clausole di uscita, continua il portavoce. Ma nessuna delle parti è interessata a risolvere effettivamente il contratto.

Il direttore del progetto ESC di Basilea, Beat Läuchli, si è espresso con riserve sul referendum. Le firme devono prima essere autenticate, ha sottolineato. Ma anche se il referendum fosse confermato ufficialmente, la pianificazione continuerà senza modifiche.

Maggioranza significativa

L’11 settembre il Gran Consiglio di Basilea ha approvato il credito proposto dal governo con un’ampia maggioranza di 87 voti favorevoli, 4 contrari e 4 astensioni.

L’UDF ha dovuto fare da sola, avendo l’UDC sostenuto il credito al CES. L’UDF, poco presente a Basilea Città, ha dovuto ricorrere all’esterno del cantone per raccogliere le firme.

ats/asch

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