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Pierre Chiarelli firma il suo primo romanzo, Amadeo

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L’ex farmacista, che per quasi un decennio è stato il principale avversario di Emille Zuccarelli al municipio di Bastia, ora si dedica al teatro e alla scrittura. Ha scritto un primo romanzo, Amadeo, un affresco storico e una tragica storia d’amore tra la Corsica e la Tunisia nel secolo scorso.

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Dal marciapiede di fronte si potrebbe credere che Pierre Chiarelli sia tornato in politica e sia già in campagna elettorale per le prossime elezioni comunali di Bastia. L’uomo che fece tremare la cittadella Zuccarelli nel 2001 stringe la mano, sorride, risponde con un gesto alla gente che rallenta e lo chiama mentre percorre via César Campinchi.

Ma non commettere errori. La popolarità di Pierre Chiarelli, quella mattina di ottobre 2024, non ha nulla di politico. Nelle conversazioni continua a emergere un nome. E non è né Emile né Gilles.

E’ Amedeo.

Amadeo è il nome del narratore del romanzo che l’ex farmacista ha pubblicato la primavera scorsa. Amadeo è un guardiano del faro dell’isola della Giraglia, dove cerca di dimenticare l’amore della sua vita, Maria Battistini, che il destino ha gettato tra le braccia di un altro uomo pochi giorni dopo il loro incontro.

Una sera dell’agosto 1919, scopre sul palcoscenico del teatro di Bastia una giovane pianista tunisina di quindici anni, tanto virtuosa quanto muta. Anena, questo il suo nome, sconvolgerà la vita di Amadeo. E scopri segreti profondamente sepolti.

Mi sono alzato nel cuore della notte, ho preso carta e penna e ho iniziato a scrivere una poesia su mia nonna. Così è nato il romanzo

“Non avrei mai pensato di scrivere un romanzo”sottolinea Pierre Chiarelli, che dedica buona parte della sua pensione ad un’altra passione, tardiva ma divorante, il teatro. “E poi un giorno che stavamo provando l’Edipo re, con A Filetta, canticchiavo una melodia che avevo sentito prima nel backstage. Jean-Claude Acquaviva si divertiva e mi diceva che avevo l’orecchio musicale, gli confidai a lui che forse era dovuto a mia nonna che passava lunghe ore al pianoforte, e che sentivo suonare quasi quotidianamente..

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Amadeo, il primo romanzo di Pierre Chiarelli, sugli scaffali delle librerie della Corsica.

© S. Bonifay/FTV

Pierre Chiarelli torna alle prove, senza più pensare a tutto questo. “Ma qualche giorno dopo, mi sono alzato nel cuore della notte, ho preso carta e penna e ho iniziato a scrivere una poesia su mia nonna.”

Sulla terrazza del bar dove sedevamo, nonostante la pioggia minacciosa, Pierre Chiarelli declamò i versi che quella sera gli erano stati ispirati dall’evocazione, pochi giorni prima, della nonna pianista:

“Una rosa di gioia, e tu, Rosa, che non c’è più
Il telaio in legno Pleyel non suona più sotto le tue dita
Tutte queste note, abbinate all’amore della tua vita,
Torna da me in eco all’occasione di una notte
Tenori, in mezzo a sì belle felci,
Vibrava più di un Selmer in un ritornello senza tempo
Queste sei voci, provenienti dalle profondità del tempo,
Oggi mi ha insegnato che una rosa dura a lungo”

Pierre Chiarelli fa una pausa, si versa una tazza di tè e sorride: “Così è nato il romanzo”.

“Dovevo scrivere quello che mia nonna significava per me. Non c’erano più dubbi. Mio nonno, che adoravo, era sempre al centro della scena. E per una buona ragione… Aveva 14-18 anni, era un eroe di guerra, una strada di Bastia porta il suo nome. Mia nonna era sullo sfondo, ho saputo solo quando è morto mio padre, per esempio, che aveva trascorso diciotto anni in Tunisia!”.

Mi sono ispirato a tante altre cose che ho visto, che conosco, che mi hanno raccontato

Quella di Amadeo però non è una storia vera, il romanziere non manca di ricordarcelo regolarmente. “Certo, mi sono ispirato a mia nonna, così come mi sono ispirato a tante altre cose che ho visto, che conosco, che la gente mi ha raccontato. Ma è stato per nutrire una storia immaginaria, che potesse toccare tutti Diciamo, per riassumere, che Amedeo è un libro intimo, ma non autobiografico.

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Nella sua stanza a Cap Sagro, tra Erbalonga e Sisco, Pierre Chiarelli passava notti intere a scrivere, di fronte al mare “Certo, c’era la paura di non farcela. Così la storia di ‘Amadeo, l’ho raccontata. quelli intorno a me, non so quante volte, per assicurarmi che la trama piacesse, che potessimo trovare interesse in essa, ma nel profondo sapevo che le mie motivazioni erano sincere, quindi sono andato fino in fondo.

Il romanzo, edito da Aedis, è uscito la primavera scorsa, ed è stato un grande successo. “Da ora in poi Amadeo non mi appartiene più, vive la sua vita, e provo un immenso piacere nello scambio con i lettori, nell’ascoltare cosa ne hanno pensato, come l’hanno capito… “

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Pierre Chiarelli sugli scaffali della libreria Papi, a Bastia.

© S. Bonifay/FTV

Pierre Chiarelli sembra realizzato nella sua nuova vita in pensione, tra palcoscenici teatrali e sessioni di autografi. Secondo lui, non rimpiange per un momento la sua vita precedente. “La politica era una lotta. E la letteratura è un piacere.” dice dopo aver salutato il prefetto dell’Alta Corsica, che ha comprato Amadeo durante un incontro letterario organizzato a Sisco, e che promette di leggerlo molto presto.

Non possiamo fare a meno di chiedergli se non si sia sentito frustrato quando ha visto i nazionalisti vincere il municipio di Bastia nel 2014, lui che era stato portato al secondo turno nel 2001 dal 26,74% di Bastiais, quando lo era non è supportato da nessun partito?

In politica, ho finito per capire, che il fair play non ha posto

La risposta non si è fatta attendere, lasciando pochi dubbi sulla sincerità dell’affermazione: “Certamente no. Quello che mi piaceva della politica non era tanto la vittoria quanto il modo di ottenerla. Ho giocato a calcio per tantissimo tempo e non ho mai ricevuto un’ammonizione. In campo ho sempre dimostrato correttezza ed era lo stesso in politica, solo che in politica, ho finito per capire, che non c’è posto per il fair play, ho deciso di ritirarmi, dopo essere arrivato quarto al primo turno delle elezioni comunali, e non me ne sono mai pentito.

Pierre Chiarelli si rifiuterà di aggiungere altro, assicurando che tutto questo è ormai alle sue spalle.

Ciò che occupa oggi i pensieri di Pierre Chiarelli è il suo secondo romanzo. Lo ha finito qualche giorno fa. “Sarà molto diverso dal primo. C’è un omicidio, un’indagine e, per garantire la credibilità della storia, mi sono sottoposto anche a due sessioni di ipnosi”.

Anche qui Pierre Chiarelli non dirà di più. Vuole ancora concentrarsi sulla promozione di Amedeo, mentre continuano a proporgli incontri letterari, a diversi mesi dall’uscita.

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Sabato 19 ottobre alle 15 incontro con Pierre Chiarelli.

©Città di Bastia

Questo sabato, 19 ottobre, alle 15, sarà nella Biblioteca Centrale di Bastia per incontrare i lettori.

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