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La decisione di sopprimere il premio letterario Orange suscita emozione in Marocco

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Sabah Attab.

La decisione ha suscitato grande incomprensione nel panorama letterario marocchino. L’Orange Africa Book Prize 2024, le cui deliberazioni per l’assegnazione del premio sono state organizzate presso l’Accademia del Regno del Marocco e la cerimonia di premiazione durante la 29a Fiera Internazionale dell’Editoria e del Libro (SIEL), non vedrà la sua settima edizione.

L’Orange Africa Book Prize ha premiato un autore africano pubblicato in una casa editrice del continente. Il vincitore ha ricevuto 10.000 euro oltre ad una grande visibilità grazie al sostegno alla promozione del proprio libro.

La nuova direttrice del Patrocinio e della Fondazione, Hafida Guenfoud, in carica poco più di un anno fa, ha deciso di porre fine alle iniziative a favore della letteratura. Anche l’Orange Book Prize, creato nel 2009, non sarà rinnovato.

Per Sabah Attab, dottore in letteratura e membro del comitato di lettura dell’Orange Africa Book Prize 2024, la notizia l’ha devastata. “È come un edificio crollato, il premio ha rappresentato una grande visibilità per gli scrittori africani, una forma di emulazione all’interno del continente, un incoraggiamento alla scrittura, oltre alla giuria panafricana in cui ero, che ha permesso di creare un legame tra le diverse personalità letterarie del continente», ricorda con amarezza a Maroc Hebdo.

Due autori marocchini sono stati i vincitori dell’Orange Africa Book Prize. Si tratta di Loubna Serraj per il suo libro “Pourvu qu’il s’être de bonne humor” (La Croisée des Chemins), nel 2021 e Youssouf Amine Elalamy per “C’est beau la guerre” (Le Fennec), nel 2020

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