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Il racconto intimo di Ariane Grimm e di sua madre Gisèle, custode della sua tomba letteraria

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Gisèle Grimm non ha cambiato quasi nulla nella stanza che Ariane, la sua unica figlia, occupava nel loro appartamento nel quartiere parigino di Jussieu. In una piccola stanza affacciata sul cortile, il suo mobile in legno dipinto confina con il tavolino e un paralume intrecciato. Il mangianastri non si è mosso, così come i libri della “Biblioteca Verde” e le foto di classe sugli scaffali. Le pareti sono ricoperte dai suoi poster e fotomontaggi, dove Michel Drucker emerge tra modelli ritagliati dalle riviste. Gisèle Grimm siede di fronte alla piccola scrivania di mogano su cui si trova Ariane “lavorato”.

“Lei scriveva continuamente, insiste la madre, molto orgogliosa, che spesso scandisce le sue frasi con una cascata di risate. Era una narratrice. » In appena dieci anni, Ariane Grimm, nata nel 1967, ne ha scritti diciassette “quaderni di memoria” (diari sulla sua infanzia e adolescenza) ma anche racconti, fumetti, lettere alla madre. “Qui c’è l’anima di Arianna, disse quest’ultima, indicando la stanza intorno a lei. E voglio che viva. » Gisèle Grimm compie oggi 95 anni, Ariane ne avrà 18 per sempre.

Da quasi quarant’anni la madre dedica tutte le sue energie a far conoscere l’opera della figlia. Nel 1985 la giovane morì in un incidente motociclistico, su una strada della Spagna, mentre era in vacanza. Quando ha sentito la notizia, Gisèle Grimm è crollata. Prendersi cura degli scritti di Ariane l’ha salvata al punto che dice di essere diventata mamma “entusiasta”, “gioiosa”. Di più “Non ci riprendiamo mai dalla morte di un bambino, avverte. Tutto quello che ho fatto da allora è stato sopravvivere. »

Un’opera conservata e diffusa

Per quattro decenni, questa signora elegante e molto civettuola condusse una vita esaltante. Attrice di origini modeste, recitò in decine di film e altrettante opere teatrali, incrociando la strada con Jean Gabin, Jean-Pierre Marielle e Jean-Paul Belmondo. Eppure non è la sua opera, ma quella di sua figlia che ora la abita. Dall’ufficio di Ariane, Gisèle Grimm ha creato un sito web, Le journal d’Ariane Grimm (arianegrimm.net), per ospitare i suoi testi che ha pazientemente digitalizzato. Grazie a questo lavoro di « trascrizione », l’opera ha ispirato studi, mostre, un documentario nel 1998 e perfino uno spettacolo teatrale, Banana, diario di una signoramesso in scena dalla compagnia Les Infortunes e rappresentato all’Università Louis-Lumière – Lione-II nel 2013. Dal 15 ottobre al 30 marzo, il Museo delle Arti Decorative di Parigi presenterà una mezza dozzina di estratti dei quaderni nell’ambito della mostra “Intime, dalla camera da letto ai social network”.

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